riceviamo e pubblichiamo
I casi di incuria e degrado in questa città si sommano di giorno in giorno, senza trovare soluzione. L’ultima segnalazione riguarda il Parco Pubblico della Passeggiata e in particolare l’area a ridosso dell’antico Anfiteatro Romano. Sembra incredibile ma qui a distanza di ben tre mesi dal loro ultimo utilizzo sono ancora presenti, montate ed abbandonate, le strutture che rendevano quello spazio una funzionale, capiente e accogliente pizzeria a due piani, con vista anfiteatro, per la festa del Partito Democratico. La Pizzeria è ancora tutta li con tanto di insegna come se fosse stata utilizzata fino a qualche giorno prima, come se si fosse deciso di chiudere all’improvviso (come accade purtroppo sempre più spesso per tante attività del nostro centro storico): qualche panca, qualche sedia, lavandini, fornelli e tutto quello che in realtà soltanto tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre serviva ad ospitare gli appassionati della “pizza democratica”. Perché non si è provveduto a smontare queste tensostrutture contemporaneamente alle altre che occupavano interamente il resto del parco? Chi li ha messe lì non deve essere stato prima autorizzato e successivamente aver versato la giornaliera tassa di occupazione di suolo pubblico come qualsiasi altro commerciante o cittadino? In realtà queste grandi strutture a servizio della festa democratica si trovano nello spazio recintato dello stesso Anfiteatro a pochi metri dalle preziose mura dell’antica struttura; in pratica nell’area archeologica (per altro sempre chiusa e non facilmente visitabile), affidata agli stessi che gestiscono il CAOS. Forse la “Pizzeria Democratica” è una manifestazione culturale del CAOS? E’ facile comprendere la convenienza di lasciarle già montate pronte per la prossima iniziativa o per l’annuale festa, che comunque potranno tenersi solo con la bella stagione, ovvero fra tanti mesi. Se è comunque ingiustificabile averle lasciate li, diventando degrado, è ancor più scandaloso se si considera il forte impatto, trovandosi a pochi metri dagli antichi e pregiati reperti archeologici dell’Anfiteatro, il monumento archeologico più importante della città. Ci chiediamo come sia stato possibile lasciarle li per più di tre mesi, senza che nessuno si sia mai accorto e preoccupato della situazione, se le autorizzazioni non siano ormai presumibilmente scadute e se la Soprintendenza ne sia a conoscenza. Da indignati ci domandiamo se questa è l’attenzione e il rispetto che si deve per i nostri beni culturali. Chi ci amministra non perde l’occasione per dimostrarci il suo menefreghismo e la sua inadeguatezza. Sarà presentata relativa interrogazione in Consiglio Comunale dal gruppo UDC.
Michele Rossi - Responsabile Provinciale Coesione e Sviluppo UDC TERNI