Terra e Luna d’un tratto più vecchie

Creato il 11 giugno 2014 da Media Inaf

«Ho un anno di più e qualcosa in meno: tu», cantava Lucio Battisti. Nel caso del sistema Terra-Luna, gli anni in più, rispetto a quanto stimato fino a ieri, sembrerebbero essere parecchi: circa 60 milioni. Ad anticipare in modo così drastico la data di nascita del nostro pianeta e del suo unico satellite naturale, uno studio non ancora pubblicato presentato ieri dai geochimici Guillaume Avice e Bernard Marty, entrambi dell’università di Lorraine in Nancy (Francia), alla Goldschmidt Geochemistry Conference, in corso in questi giorni a Sacramento, in California.

Per arrivare alla nuova datazione, i due ricercatori si sono basati sull’analisi dell’abbondanza isotopica di tre gas nobili: l’argon, il kripton e lo xenon. Il processo di datazione dell’inizio della formazione terrestre è molto complicato: a differenza di quanto avviene nella geologia classica, non ci sono sedimenti rocciosi ai quali affidarsi. Come procedere? Uno fra i metodi più comuni consiste nel misurare in che proporzioni sono presenti i diversi isotopi di elementi gassosi giunti fino a noi da quell’epoca remota.

Ed è proprio analizzando la diversa abbondanza isotopica dello xenon presente a bordo di speciali “capsule  temporali” – inclusioni fluide rinvenute in vene di quarzo australiane e sudafricane – risalenti all’eone archeano che i due ricercatori sono riusciti a stabilire, con un errore di più o meno 20 milioni di anni, che l’epoca di formazione dell’atmosfera terrestre dev’essere retrodatata, rispetto alle precedenti stime, di circa 60 milioni di anni. Poiché queste stime la collocavano attorno ai 100 milioni di anni dopo la formazione del Sistema solare, questo ci porterebbe a 40 milioni di anni.

Non solo: anche l’epoca del gigantesco impatto dal quale avrebbero avuto origine la Terra e la Luna, a questo punto, dev’essere anticipata a quel periodo, ovvero a 40 milioni di anni dopo l’inizio della formazione del Sistema solare. Questo perché, osservano i due geochimici, l’impatto dev’essere stato talmente catastrofico da rendere improbabile che l’atmosfera possa essergli sopravvissuta

Ma in definitiva quanti anni avrebbero, Terra e Luna, stando a questi nuovi risultati? «Non è possibile indicare una data precisa per la formazione della Terra», dice Avice, ribadendo come quello da loro ottenuto sia un intervallo solo relativo: per l’appunto, quei 60 milioni di anni in più che la Terra avrebbe sul groppone rispetto a quanto ritenuto in precedenza.

Per saperne di più:

  • Leggi l’abstract dell’intervento di Guillaume Avice e Bernard Marty, “The age of the Earth-Moon system revisited using xenon isotope systematics“

Fonte: Media INAF | Scritto da Marco Malaspina


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