La normativa in materia di terre e rocce da scavo va incontro ad alcuni importanti cambiamenti grazie alle modifiche introdotte dal Decreto Sblocca Italia (decreto legge 133/2013, firmato lo scorso 12 settembre e in attesa di conversione nelle prossime settimane).
La materia delle terre e rocce da scavo ha subito negli ultimi anni diversi rivolgimenti e modifiche: correttivi, abrogazioni, stravolgimenti ma anche lievi cambiamenti disciplinari. Dopo la temporanea regolamentazione da parte dell’articolo 186 del d. lgs n. 152/2006, vi è stata una grossa quantità di strumenti legislativi che si sono sovrapposti (tra cui anche il Decreto del Fare), edificando un dedalo di norme spesso complesse.
I problemi interpretativi e applicativi derivanti da ciò hanno spinto la compagine governativa a programmare un riordino della materia in una prospettiva di semplificazione. In questa direzione l’art. 8 dello “Sblocca Italia” prevede che entro il termine di 90 giorni dalla conversione in legge (che dovrebbe avvenire nei primi giorni di novembre) sia emanato uno specifico regolamento (sotto forma di decreto del Presidente della Repubblica) che coordini, sia formalmente che sostanzialmente, le diverse disposizioni vigenti in materia e apporti anche le modifiche necessarie a rendere coerente il sistema di gestione delle terre e rocce da scavo.
Il suddetto ed emanando decreto dovrà quindi indicare espressamente le norme abrogate e garantire una congrua ed effettiva proporzionalità tra le procedure da seguire e l’entità degli interventi da realizzare. Inoltre, dovrà essere vietata l’introduzione di livelli di regolamentazione superiori a quelli minimi previsti dalla normativa comunitaria e in particolare a quella sulla gestione dei rifiuti. La fissazione di tali obiettivi e principi conferma in maniera indiretta ed allo stesso tempo evidente il caos legislativo che si è venuto a creare in materia nel corso degli ultimi due anni: una confusione che non sta facendo altro che complicare il procedimento di realizzazione di opere pubbliche e private.
Nello “Sblocca Italia” sono poi contenute ulteriori innovazioni in materia: ad esempio, nuove disposizioni idonee a coordinare (per i terreni movimentati) le attività di scavo con la procedura di bonifica sia rispetto alla fase di caratterizzazione, sia a quella di messa in sicurezza.