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TERREMOTO: a volte spero di non sopravvivere

Creato il 31 maggio 2012 da Andreacusati
Buongiorno a tutti.
Torno a scrivere dopo tanto tempo per questo blog.
Vivo a pochi chilometri dagli epicentri degli ultimi terremoti in Emilia Romagna.
Non voglio scrivere un post di pianti e compatimento ma dare, come spesso fra queste pagine web ho cercato di fare, un'esposizione di alcuni fatti e pensieri e una testimonianza.
Oltretutto io e la mia famiglia al momento non abbiamo subito gli effetti devastanti del terremoto e stiamo bene, abbiamo anche preso con filosofia la cosa, quindi psicologicamente non viviamo nel terrore.
Una calamità naturale o comunque una situazione fuori dalle righe rompe gli schemi delle nostre noiose routine di vita distorcendo tutte le nostre realtà quotidiane. Emergono lati buoni e meno buoni da queste situazioni che molto spesso sono legate indirettamente a ciò che accade. Mi spiego meglio: se una struttura cade perchè negli anni non è stata messa a posto grazie all'incuria, che nel nostro Paese regna sovrana, facendo dei morti, noi possiamo prendercela quanto vogliamo col terremoto o con un Dio giusto per sfogarci, ma la colpa è di tutti noi che ce ne siamo fregati e potevamo evitarlo.
Cercherò di analizzare questi lati aggiungendo una mia testimonianza diretta su una cultura orribile che dobbiamo estirpare da noi stessi e dagli altri se vogliamo una vita migliore.
LATO MORALE E UMANO
Chi segue le mie trasmissioni su Moon Trein Radio di Frequenza Incazzata Nera o chi mi ha letto nel tempo sa già come la penso sulla condivisione. Il punto che mi piace evidenziare in questi giorni è la collaborazione solidale. Passando per i paesi qua intorno al mio vedo ovunque tende e tavolate di gente che si sostiene e sia aiuta, gente che ha voglia di ricostruire e ripartire, che però non lo vuole fare da sola ma insieme. Quando si rompono gli schemi ci scopriamo altruisti e squadra. Il peccato è che tutto ciò dura per i periodi di emergenza, poi finito tutto torniamo le merde di sempre. Per questo dico sempre che non è vero che siamo come ci fanno credere ma molto meglio e che dovremmo cambiare la nostra cultura di tutti i giorni per vivere meglio tutti insieme.
LATO PRATICO
Purtroppo quando il lato morale e umano si incontra con la praticità la nostra natura torna spesso merdosa e nascono spiacevoli situazioni.
Questa crisi degli speculatori bancari, ma inculcataci in testa come crisi nostra, non aiuta la situazione e ci rende più bastardi che mai.
Nella ditta per cui lavoro tramite agenzia interinale sono state messi a casa molti dipendenti in cassa integrazione per il terremoto, per altri, tra cui io, invece al momento la ditta resta aperta. Ora, con tutti i soldi che ci dicono che non ci sono che a un "imprenditore" (lo metto fra virgolette perchè non è esattamente la parola adatta alla persona di cui sto parlando) che chiede dei soldi allo Stato per una calamità naturale da cui la sua ditta è stata colpita lievemente e lo Stato subito accorda, a voi sembra normale e sensato?
Io lo chiamerei sciacallaggio e le nostre autorità tutelano più chi infrange le leggi o approfitta delle leggi a fini di lucro che noi poveri stronzi qualunque. Come sempre.
LATO RESPONSABILITA'
Con questo discorso veniamo al lato delle responsabilità che in Italia è praticamente uno scarica barili dove nessuno mai paga per le cazzate che combina.
Ieri mattina il nostro titolare ci dice che possiamo andare in fabbrica a lavorare tranquillamente.
Conoscendolo sapevo bene che non aveva fatto controllare la ditta dopo la scossa delle 9.00 e delle 13.00 del 29 maggio 2012 (sospetto mio che poi si rivela fondato). Ovviamente, come dicevo prima, mica tutti siamo chiamati alle armi, alcuni sì e altri no. La ditta evidentemente è anche lei di parte e per qualcuno è agibile ma per qualcuno non lo è. Alla mattina un mio collega riceve l'ordine dei due titolari (che sono soci e fratelli) di non entrare prima che arrivino loro e ci diano l'ok. "Non sapevo fossero qualificati per decretare o meno l'agibilità di un edificio" penso ironico sapendo che non lo sono affatto. In più scopriamo che qualcuno (uno dei due titolari) ha tolto dal capannone alcune palette di materiale da spedire (noi facciamo piastrelle) e il furgone della ditta. Quindi la ditta è sicura per lavorarci delle persone ma non per tenerci dentro la roba che costa e che in caso di crollo verrebbe distrutta. Verso le 9.00, con molta calma (noi lì nel piazzale dalle 8.30 ad aspettare come delle merde), arriva uno dei due. Fa un giro dentro, apre i portoni e ci dice che hanno chiamato l'ingegnere per dire se è agibile o meno la ditta e di entrare pure, chi non se la sente però può andare a casa. Quindi ricapitolando: nessuno ha fatto controllare niente da nessuno ma è stato detto che potevamo lavorare, però chi non se la sente può andare a casa.
Ovviamente prima dell'arrivo di uno dei due titolari i dipendenti erano ben fermi e ben uniti nel dire che se nessuno aveva controllato niente non saremmo entrati, ma arrivato il titolare tutti zitti ad accettare il verdetto. Io che tra tutti ero quello meno impressionato dal terremoto lascio perdere ed entro, anche perchè poco prima moralmente avevo subito una mazzata dalle autorità che mi aveva segato le gambe.
Vi racconto l'accaduto prima dell'arrivo di uno dei due titolari: prima di entrare nel piazzale della ditta mi reco verso una pattuglia della polizia municipale lì vicino che faceva dei controlli. Spiego a uno dei due agenti che lavoro per la ditta lì davanti, che il giorno prima durante il terremoto sono caduti calcinacci dal soffitto, che non si sa chi abbia detto che la ditta è agibile ma che non siamo tranquilli a stare lì dentro, che vorrei segnalare a qualche autorità la situazione per venire a fare un controllo di agibilità ma che essendo io dell'agenzia interinale non vorrei per questo avere ritorsioni dal titolare quindi se si può fare nell'anonimato. Lui mi dice di parlare con l'altro suo collega che è più alto in grado non prima di avere fatto un sorrisino di assenso dicendo che è ovvio che c'è il rischio che se sanno che ho segnalato io la cosa mi lasciano magari senza lavoro. Spiego nuovamente tutto all'altro agente che anche lui conferma che ci possono essere ritorsioni e mi dice che i controlli li fanno i vigili del fuoco e di rivolgermi a un presidio aperto lì vicino. Io in bici devo tornare al paese vicino perchè loro non possono usare le radio che gli paghiamo noi e che solo nei film vedi sempre usare.
Così mi reco lì vicino al presidio dei vigili del fuoco. Spiego la storia a uno di loro che mi dice che si può fare nell'anonimato se no rischio il posto di lavoro e che dice che controlleranno loro perchè il titolare non può dare l'agibilità a un edificio se non lo guardano prima loro, comunque aggiunge a buon conto di parlare anche con l'ufficiale più alto di grado in carica al presidio. Spiego per la quarta volta la storia e il discorso che mi fa l'alto graduato è in sostanza questo, giuro che non scherzo: loro potrebbero venire a controllare ma punto 1 dovrebbe dire che io ho segnalato la cosa perchè non può proprio esimersi dal fare un controllo di routine lasciandomi nell'anonimato poichè hanno molte segnalazioni e non hanno tempo (ditemi cosa c'entra, cioè se dò il permesso di dire che ho segnalato io la cosa possono uscire, se voglio stare nell'anonimato non hanno tempo di uscire... mhà!), punto 2 loro possono anche trovare la ditta agibile ma se viene una botta come quella del giorno prima non garantiscono stia in piedi.
In sostanza: siamo soli come sempre e cazzi nostri.
Piva nel sacco e via con la coda fra le gambe.
Di questa mia testimonianza mi piace sottolineare il fatto come a quattro autorità io ho detto che se i nostri titolari avessero saputo che ero io che avevo segnalato la cosa temevo potessero lasciarmi senza lavoro (essendo io assunto tramite agenzia interinale) e quattro su quattro non hanno pensato a dirmi che avrebbero fatto giustizia se fosse successo e di stare tranquillo (come vediamo succedere nei film e nei fumetti) ma abbiano detto che è normale che sia così, che capiscono e che bisogna cercare il modo di stare nell'anonimato. Dicono sempre che queste persone sono eroi e angeli della giustizia, io non discuto che facciano anche giustizia e cose eroiche ma in questa situazione ci vedo molto poco di giusto ed eroico.
Tornando alla nostra bella ditta ci mettiamo a lavorare e aspettiamo l'ingegnere.
Qui purtroppo veniamo a sapere notizie da una persona che parla solo per un attimo con l'ingegnere quindi nulla di certo sul suo verdetto finale che veniamo a sapere solo dal titolare di cui mi fido zero.
In pratica sembra che l'ingegnere abbia detto che andava tutto abbastanza bene ma lo preoccupava un pilone che scontrandosi con la trave nello spostamento si era un bel pò rovinato, quindi a suo avviso era meglio puntellarlo. Il titolare chiama quello che ha costruito il capannone per fargli vedere il danno e riferire quanto ha detto l'ingegnere ma questo gli dice che non è vero nulla e che sta su tutto perfettamente quindi non si fa nulla e firma lui le carte necessarie per l'idoneità dell'edificio (il titolare aggiunge che "idoneo e agibile sono due cose diverse mi hanno detto").
Voi quanto vi fidereste a lavorare in quella ditta?
Per fortuna/purtroppo stanotte sono stato male di stomaco e oggi non vado a lavorare perchè mi sento a pezzi (sarebbe comunque stato l'ultimo giorno di lavoro fino a data da destinarsi perchè sono riusciti a chiedere la cassa integrazione per terremoto anche per noi dell'agenzia interinale YUUUHHHUUUU!!! Già prendevo sui 600 euro al mese da almeno sei mesi e adesso prenderò ancora meno e con le tasse che facciamo pagare ai commercianti di Cortina e a quelle che paghiamo in busta paga lo Stato può rimborsare gente che non ha bisogno di nessuna cassa integrazione per il terremoto ma ne approfitta! Non vi sentite felici di vivere in questa merdavigliosa Italia! Giuro che se un prodotto mi dicono sia made in Italy non lo compro neanche se mi pagano per prenderlo!).
Evinciamo comunque che tutti si prendono la responsabilità di dire qualcosa, anche se a volte non sono qualificati per dirla, ma non si prendono la responsabilità di ciò che dicono.
LATO IMPOTENZA
Quando succedono cose del genere ci si sente impotenti.
A prescindere che il terremoto sia causa di madre natura o dell'essere umano che tramite progetto Haarp o perforazioni strane l'abbia causato, ci si sente nudi e deboli.
Quello che destabilizza di più come sempre è l'ignoranza e la confusione di notizie che si accavallano che invece di chiarirti le idee ti rendono più ignorante.
L'altro giorno durante la scossa delle 13.00 a casa mia gli armadi sbattevano le porte e la mia gatta è scappata via soffiando spaventata. La sua intelligenza non le permette di capire cosa sia il terremoto e fugge spaventata a morte, ma l'essere umano può essere più razionale e non provare panico improvviso. Con l'ignoranza però noi diventiamo spaventati come la mia gatta. Come un primitivo che vede per la prima volta il fuoco lo teme anzichè capire che può servirsene per scaldarsi e cucinare.
Si poteva evitare tutto questo? Ci sono colpevoli che devono pagare? Perchè è successo? E' tutta colpa solo della natura?
Soprattutto i parenti delle vittime o chi ha perso tutto dopo il sisma si chiedono queste cose e delle risposte non annullerebbero la sofferenza e il dolore che provano ma darebbero una grossa mano al morale per andare avanti e avere l'illusione di credere che viviamo in un mondo che vuole la giustizia.
Come tanti non ho risposte certe, posso solo dirvi di cercare di pensare con la vostra testa e informarvi cercando di scremare le notizie dividendo quelle che vi sembrano fondate su qualcosa da quelle che non servono a un cazzo e sono inutili, messe lì solo per distrarre o fare show mediatico.
Posso infine solo dirvi come vivo io queste cose e cosa penso io.
LATO EMOTIVO PERSONALE DELL'INDIVIDUO
Ognuno ha la sua testa, i suoi pensieri e le sue reazioni.
Io odio sentire sempre le parole: TRAGEDIA ANNUNCIATA.
Vivo in Emilia Romagna da poco più di un anno e da un anno circa le scosse sono sempre state più frequenti. Qualcuno dice che non sono stati sistemati gli edifici perchè queste zone non erano classificate come a rischio sismico. E' una cazzata. A parte la stronzata di dire che l'Emilia Romagna non è a rischio sismico, quando sin da quando ero bambino si è sempre sostenuto il contrario, ma L'Aquila ci dimostra che anche se classificano a rischio sismico più alto una zona non è garanzia che si facciano gli edifici decentemente.
L'Emilia Romagna è a rischio sismico e i terremoti si possono prevedere.
Lo Stato e le mafie si devono spartire appalti e tangenti per la ricostruzione e nessuno vuole responsabilità perchè i governi non fanno i nostri interessi ma quelli di qualcun altro, almeno così la penso io. Quindi la cosa più sensata da fare, dato che ce la menano con sta cazzo di crisi del mattone, era convertire l'edilizia alla ricostruzione di edifici e alla ristrutturazione di edifici storici e case vecchie, controlli seri degli edifici per dare lavoro anche agli statali, investire per aiutare le persone a mettere a posto le case e non comprare auto blu, privilegi ai politici e cazzate varie.
Prevedono un terremoto 7.5 nel sud Italia, io spero non sia vero, ma avete idea di cosa succederebbe lì se accadesse? Sparirebbero due regioni.
I controlli del fisco non salvano le vite e tanto la gente sarà costretta a non pagare più tasse tra poco perchè ci ridurranno alla fame, ma siccome i cittadini fanno fare più soldi da morti e da pezzenti che da vivi e in buono stato di salute allora avanti così.
Non sapete quanto io abbia desiderato ieri che mi cadesse la ditta addosso per smetterla di vivere in un mondo dove lo schiavismo lavorativo è considerato normale, un mondo dove noi persone comuni invece di stare a casa coi nostri cari davanti a questi disastri continuiamo con servilismo ad andare a lavorare per non incassare nè soldi nè gratificazione morale, un mondo che mi dice che sarà sempre così se non peggio, avrei voluto rimanere sotto quella ditta perchè avrei voluto che il mio titolare passasse cazzi amari!
Sono pazzo? Può darsi. Ma voi non vi siete rotti il cazzo di accettare tutto questo? Cosa deve succedere per farci capire che siamo tutti appesi a un filo e che non contiamo nulla umanamente per chi è al potere?
   Andrea Cusati
TERREMOTO: a volte spero di non sopravvivere

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