Già da ore a Roma a la gente era scesa per strada spaventata da una scossa sismica, che aveva causato solo lievi danni agli edifici. La paura era grande, i messaggi affollavano il sito del giornale Il Messaggero. All’Aquila le scosse continuavano. Solo a tarda notte, attorno alle quattro, il presidente del Consiglio, Berlusconi, e la Protezione civile, si riunivano per valutare la situazione. Una riunione lunghissima. Solo quando dall’Aquila si è avuto la notizia di un ragazzo morto è partita la Protezione civile.
E questi non sono ritardi, errori, dopo tutto quello che era successo all’Aquila, con uno sciame sismico che aveva causato danni e reso pericolosissimi alcuni edifici, tra cui la Casa dello Studente?
Assurdo poi che esista una Commissione Grandi Rischi, se questa non sa far altro che dire che un terremoto non si può prevedere. Ma l’allarme si può dare, si può dire di uscire di casa quando le condizioni delle case sono così gravi. Invece nulla di nulla.