Terremoto e trivellazioni, nuovi dubbi. Perforazioni con esplosioni da febbraio. Ipocentri a soli 2 km di profondità. Più che la Terra, la causa sembra l’uomo
Creato il 01 giugno 2012 da Cremonademocratica
@paolozignani
Avete notato che questo terremoto è diverso dagli altri? Anche i “tecnici” non sanno bene come spiegarlo.Sul sito: http://www.earthquake.it/ultimi-terremoti.php sono riportate le profondità delle scosse di Ferrara.
Vi sono eventi molto profondi (da 60 a 200 km) dovuti allo scontro tra Appennini e Alpi o per altre ragioni geologiche naturali.
Ma molte scosse hanno profondità da 2 a 10 km (!!!). E per quelle le cause geologiche, come la deriva dei continenti, scontro tra Africa ed Europa, stanno molto strette, non sembrano bastare proprio.
Guarda caso, a una profondità tra 1 e 8 km, avviene un altro fenomeno, non
naturale ma umano: la trivellazione e l’estrazione dell’acqua dalle falde e
soprattutto del metano dai giacimenti.
L’estrazione lascia delle “bolle” di rocce permeabili, in cui manca la
pressione dei fluidi tirati via dall’uomo. Queste “bolle” collassano in tempi brevi
per la geologia (meno di 10 anni), con eventi disastrosi come i terremoti.
Da decenni vengono estratti miliardi di metri cubi di metano all’anno
dall’Adriatico, sia sulla sponda italiana sia su quella croata.
Si verificano terremoti sempre più frequenti e anomali in zone come la Bassa
che non avevano mai avuto attività sismica prima.
E’ possibile che un evento geologico profondo abbia provocato il collasso dei
pozzi e dei giacimenti esauriti, che ha poi causato i danni enormi sulla
superficie. Se vengono estratti idrocarburi a 3 km di profondità vicino a Ferrara vuole
dire che a 2 km vi sono sedimenti (sabbia, argilla eccetera), non certo lo scontro
di due blocchi continentali di roccia, che avviene più in profondità.
Quindi un terremoto con ipocentro a 2 km di profondità deve essere dovuto ad
altro, come al collasso di un giacimento esaurito.
E’ ovvio che vi sono delgi interessi economici enormi dietro lo sfruttamento
dei giacimenti: profitti delle compagnie petrolifere e oneri da loro pagati ai
vari politici e amministratori.
Stanno avviando proprio adesso un piano di estrazioni abominevole, tra le
cave delle cooperative edili e le ricerche di idrocarburi di imprese americane.
Per questo, fanno finta di niente sulle cause di questo disastro, meglio
stare zitti.
Non c’è nulla di inventato.
Il fenomeno dello sprofondamento della Bassa per le trivellazioni e le
estrazioni è noto da anni:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/1-agosto-
2011/spettro-subsidenza-bassa-dice-no-rilievi-petroliferi-texani-1901214105687.
html http://geograficamente.wordpress.com/2009/01/16/gas-estrazioni-in-alto-
adriatico-il-rischio-della-subsidenza-vale-il-quantitativo-energetico-estraibile/
>>http://it.wikipedia.org/wiki/SubsidenzaCOSA STA EMERGENDO SU QUEST’ULTIMO TERREMOTO:
L’area del terremoto coincide con uno “stoccaggio” sotterraneo di gas metano
della ERG.
E’ stato appena autorizzato dal governo Monti e prevede delle perforazioni
con esplosioni, effettuate a partire da febbraio.
Sono dei criminali: conoscevano benissimo la “cavità” dovuta a falde esaurite
e avevano deciso di riempirla di metano…
Pensate che disastro se il terremoto fosse successo tra un anno, quando
avrebbero riempito la terra con 3 miliardi di metri cubi di metano….
Ci sono molti altri stoccaggio di metano già attivi nelle falde esaurite
della pianura padana.
http://www.ambientesaluterivara.it/Default.aspx?np=3Dal Resto del Carlino di gennaio
In commissione è stato ascoltato Antonio Scaglioni, geologo della Regione in
pensione, che ha ribadito le ragioni del no. “Non ci sono garanzie sulla
sicurezza e la tenuta sismica del serbatoio- afferma Scaglioni- noi siamo su una zona
sismogenetica. L’inserimento del gas nel sottosuolo farebbe spostare l’acqua che c’è,
la quale andrebbe ad allargare altre fessure, liberando così le energie nel
terreno”. Una paura che cresce se si pensa che “le nostre case sono tutte non
antisismiche”, sottolinea Scaglioni. Tra l’altro, aggiunge il geologo del comitato, “l’
azienda vuole fare tre sondaggi nel raggio di un chilometro, quando il deposito ha
una superficie di oltre 100 chilometri quadrati”. Nella zona, continua
Scaglioni,“ci sono vecchi pozzi sterili tappati da molto tempo e non vengono previste
verifiche per vedere se reggono”.
www.ilrestodelcarlino.it/modena/provincia/2012/01/26/659699-deposito_regione_sicurezza_garantita.shtml
Decreto del Ministero Ambiente (CLINI) a febbraio 2012.
http://tecnico.comunesanfelice.
net/images/stories/Stoccaggiogasrivara/decreto_17_02_12_32.pdf
per tutelare l’ambiente, il Ministro ha stabilito che le perforazioni devono
usare il metodo delle cariche esplosive (!!!): le operazioni della ERG sono già
cominciate da febbraio 2012
Adesso no allo stoccaggio:
http://multimedia.quotidiano.net/?tipo=media&media=25905
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