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Terremoto Emilia: con sms già raccolti 6 milioni. Punto situazione con Protezione civile

Creato il 01 giugno 2012 da Paopasc @questdecisione
Nel fare il punto della situazione sull'assistenza alla popolazione emiliana, la Protezione civile comunica anche il buon andamento delle offerte via sms solidale raccolte fino ad ora: più di 6 milioni di euro.I campi di accoglienza sono 37 dei quali 13 sono ancora in allestimento. Per quanto riguarda la gestione dei campi, 14 sono gestiti dalla Regione Emilia-Romagna, 15 dalle altre Regioni (12 tra Regioni e Province autonome: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e Provincia Autonoma di Trento) e 8 dalle associazioni di volontariato.L'elenco dei campi di accoglienza: Provincia di Modena 5 aree di accoglienza a Finale Emilia 5 aree di accoglienza a San Felice sul Panaro 6 aree di accoglienza a Mirandola 2 aree di accoglienza a Medolla 3 aree di accoglienza a San Possidonio 1 area di accoglienza a Bomporto 1 area di accoglienza a Cavezzo 1 area di accoglienza a Cento 3 aree di accoglienza a Novi 1 area di accoglienza a Concordia sulla Secchia 1 area di accoglienza a San Prospero 1 area di accoglienza a Campo Santo Provincia di Ferrara 2 aree di accoglienza a Sant' Agostino 2 aree di accoglienza a Bondeno Provincia di Bologna 1 area di accoglienza a San Giovanni in Persiceto 1 area di accoglienza a Crevalcore Provincia Reggio Emilia 1 area di accoglienza a Reggiolo Altre 2 aree in Provincia di Mantova Qui il comunicato della Protezione civile delle ore 21:00 del 31 maggio.Aggiungo alcune raccomandazioni della stessa Protezione civile e della Regione Emilia su invio di aiuti, disponibile sul sito della regione: Raccomandazioni della Protezione civile Le scosse di terremoto che hanno duramente colpito la popolazione nelle province di Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo hanno naturalmente determinato uno slancio di solidarietà da parte del Paese.Tuttavia è importante ribadire che, nelle ore immediatamente successive a un’emergenza, l’invio spontaneo di beni di prima necessità, così come l’istintiva disponibilità ad offrire il proprio impegno, rischiano, se non inseriti all’interno di un’organizzazione di volontariato di protezione civile già riconosciuta, che garantisca formazione, equipaggiamento e coordinamento delle attività, di ostacolare la macchina dei soccorsi e di assistenza. E’ quanto comunicano il Dipartimento nazionale della Protezione civile insieme all’Agenzia regionale dell’Emilia-Romagna.Il numero verde della Protezione civile regionale 800333911 è una linea destinata al coordinamento dei soccorsi e non alla raccolta di aiuti materiali, né tantomeno di offerte in denaro. e  Come aiutare Tante le offerte di solidarietà che stanno arrivando anche in queste ore.  L’aiuto più concreto che si può dare è mandare un semplice sms solidale al numero 45500 (gestito dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Protezione civile nazionale), che permette di donare due euro per dare un aiuto alle popolazioni delle zone colpite dal terremoto. Allo stesso numero si può anche telefonare dalla rete fissa. La Regione Emilia-Romagna ha anche attivato una raccolta fondi. Se si vuole impegnare in prima persona il proprio tempo e le proprie competenze, è necessario rivolgersi alleassociazioni di volontariato.La disponibilità da parte di liberi professionisti (ingegneri, architetti e geometri), per affiancare i tecnici dei Comuni già al lavoro, può essere comunicata ai rispettivi ordini professionali i quali sono già in contatto diretto con il Dipartimento nazionale e l’Agenzia regionale di protezione civile imagesource ligurianotizie.it 

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