Terremoto Emilia:occorrono 300 milioni almeno per ricominciare

di Nicola Baratta

Terremoto in Emilia Romagna

(Ecodifoggia.it) - Emilia Romagna: Emergono le prime difficoltà per le ricostruzioni e le cifre stimate: si parla di circa 300 milioni od oltre. Danni non solo alle strutture ed alle case, in cui tutti vorrebbero tornare ovviamente, ma anche alle aziende, perché senza lavoro non si va da nessuna parte. Stupisce l'atteggiamento freddo e cinico del premier, che non si ferma neanche a dialogare con i terremotati, come se la gente non contasse per lui, ma solo i mancati incassi delle tasse! Uno schiaffo alla dignità i 50 milioni offerti come tranche iniziale degli aiuti, loro, gli emiliani hanno si bisogno ma anche meritano rispetto da chi dovrebbe garantire la loro stessa vita. C'è bisogno di calore umano, di solidarietà che va oltre i fondi che saranno giustamente stanziati, questo distacco con cui il capo del governo tratta le persone, non fa bene a nessuno. Si dice del blocco dell'imu e tasse varie, è doveroso in questi casi, non deve essere una gentile concessione! Non ci devono essere terremotati di serie a e di serie b, o categorie inferiori: l'Italia è una sola e tutti hanno gli stessi diritti. Il governo cominci con non dare rimborsi elettorali ai partiti, quei soldi servirebbero e tanto per ricominciare la vita in Emilia, rinunciassero anche a tutti gli aumenti e privilegi vari, dando un segnale concreto di sostegno a chi ha subito danni, a chi ha perso tutto e non va lasciato solo, lo stato non deve essere solo un riscossore di tributi, ma aiutare chi è in difficoltà. Lo sfoggio e la visita non servono a nulla, se limitati al contesto della giornata, e poi? Bisogna garantire a tutta la popolazione colpita dal sisma, una vita dignitosa e le istituzioni non facciano come spesso accade orecchie da mercanti, gli Italiani meritano rispetto e dignità, caro governo non siamo il vostro bancomat personale!