Terremoto: la Calabria trema, magnitudo 5.1

Alle 12.24 di Sabato 5 Aprile la Calabria intera ha tremato per circa 50 secondi, a causa di una scossa di terremoto avvertita in tutto il territorio regionale. La scossa di terremoto di magnitudo 5.1 ha avuto come epicentro il mar Jonio, a largo della costa di Crotone, distante circa 30 chilometri e della costa catanzarese distante circa 50 chilometri, a 66 chilometri di profondità. I Comuni maggiormente vicini all’epicentro sono stati Isola Capo Rizzuto, Crotone, Cutro e Botricello ma, come detto, il terremoto è stato avvertito anche in zone ben più lontane dall’epicentro, come il Vibonese, la Puglia, la Basilicata, il Cosentino e il Reggino e il Messinese.

Per questo motivo molte scuole sono state evacuate, così come alcuni edifici pubblici, ma solo per prudenza. Il comando dei Vigili del Fuoco, per mezzo del direttore regionale Claudio De Angelis ha, infatti, confermato che non vi sono stati danni né alle persone né alle cose. Gli esperti dell’istituto di Geofisica e Vulcanologia che, in questi casi divengono fondamentali per spiegare l’accaduto e i possibili scenari evolutivi, hanno affermato che la scossa di terremoto è stata avvertita in un’area tanto vasta a causa della notevole profondità ma, ovviamente, questo risulta essere un fattore “positivo” per quanto riguarda gli effetti della stessa scossa che, in tal caso, sono contenuti proprio grazie alla profondità: se fosse stata più superficiale – a parità di magnitudo – sarebbero stati molto più gravi.

L’aspetto da sottolineare è che la scossa di terremoto avvertita in Calabria è giunta 24 ore dopo la violenta scossa avvertita nel Sud della Grecia, di magnitudo 5.7, alle 22.08 di Venerdì 4 Aprile: il sisma greco era stato avvertito anche in molte zone del Sud Italia, tra cui la Puglia, la Calabria Jonica e la Campania ma, sempre secondo gli esperti, non dovrebbe esserci un collegamento tra i due eventi.

Come se non bastasse, Domenica 5 Aprile si sono registrate  anche due scosse a largo della costa Tirrenica calabrese, di magnitudo 2.7 a largo delle coste del Vibonese in direzione di Tropea (a notte fonda, alle 2.15) e di magnitudo 2.4 al largo della costa del Golfo di Sant’Eufemia (alle 7.19 del mattino). Entrambe, però, sono avvenute a centinaia di chilometri di profondità e, dunque, anche in questo caso non si sono riportati danni né alle persone né alle cose.

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