Terremoto virtuale

Creato il 11 maggio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

L’11 maggio 2011 Roma è stata colpita da un violentissimo terremoto che ha spazzato gran parte della città… e invece no. Non è successo. Nonostante le decine di pagine facebook e blog che ne parlavano, oggi a Roma non è successo niente.

Ma la psicosi ormai si era diffusa: città semi-deserta e tanti negozi chiusi.

La profezia è attribuita all’astronomo e sismologo Raffaele Bendandi, morto nel 1979, ma non ci sono documenti certi. Come non ci sono prove delle seguenti enigmatiche parole di Nostradamus:

Il Sole dentro i venti gradi del Toro così forte la Terra trema, il grande teatro riempito crollerà, l’aria, cielo e terra, oscurati e turbati, quando l’infedele Dio e i santi invocherà.

Qualcuno ci aveva letto una maledizione da concretizzarsi in data odierna contro la Città Eterna. 

Molto più probabilmente, la profezia è opera di qualche buontempone che non aveva nulla di meglio da fare. Ma che potrebbe pagarne le conseguenze: il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Roma contro tutti i blog, tv, radio e giornali che hanno diffuso la notizia per procurato allarme e abuso di credulità popolare.

Nonostante le rassicurazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il 20% dei romani ha preferito non recarsi al lavoro, per rifugiarsi nei dintorni. Ne hanno beneficiato alberghi e agriturismi che hanno registrato un picco record di affluenza.

Particolarmente allarmati i cinesi dell’Esquilino che hanno tenuto abbassate le serrande dei negozi e hanno passato la giornata altrove. Qualche barista si è presentato al bancone con il casco da operaio.

Le uniche scosse registrate sono state di magnitudo 2.5 nella zona dell’Etna, nel mar Tirreno al largo della Calabria, nell’aquilano e nella Val Lerina.


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