Terzo disco a piena durata per gli svedesi Terrorama, che annoverano fra le loro fila il boss di I Hate Records, etichetta svedese death metal e non solo decisamente di pregio (occhio ai nostrani Black Oath). Sempre a proposito di etichette, cambia quella del gruppo: dalla Nuclear War Now! dei precedenti Horrid Efface e Omnipotence alla connazionale To The Death, che – curiosamente ma non troppo – ha un approccio analogo alla I Hate: death e doom metal come punti di riferimento. I predecessori di Genocide sono stati due dischi potenti e ben suonati ma un po’ monotoni, violento thrash confinante col death metal molto orientato sui riff ma senza particolare brillantezza nella struttura o nelle idee. Insomma: tutto impatto e “take no prisoners”. Questa nuova uscita vede il gruppo indugiare ancora di più sulla violenza dell’approccio, grandi velocità (addirittura vertiginose a volte) e aggressività che di thrash mantengono ormai solo l’ascendenza. Un buon termine di paragone sono i primi Sadus, che il gruppo stesso cita fra le proprie influenze. Ma anche il death metal brasiliano di fine anni ’80 ha esercitato una grande influenza evidentemente (Sarcofago in primis), e mi vengono in mente pure i gruppi death/thrash europei dello stesso periodo (Agressor, tardi Protector, Massacra, Magnus…). Sicuramente è il loro disco migliore fino ad ora, la velocità e la violenza ovviano ad una certa monotonia che comunque fa capolino qua e là, il suono di chitarra non brillantissimo leva qualche ulteriore punto, ma resta un disco godibile che si ascolta volentieri anche plurime volte. Voto: frenetico, ubriacante, ma i Deathhammer sono meglio…
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