A poche settimane dall'uscita vediamo di fare il punto sull'ultimo capitolo della trilogia sul Cavaliere Oscuro targata Rocksteady Studios
Il binomio formato da Warner Bros Inc. e Rocksteady Studios ha costituito un vero e proprio toccasana per il personaggio di Batman nel mondo dei videogiochi. Fin dal primo episodio della saga di Arkham, il team londinese è stato infatti in grado di tirare fuori dal proprio cilindro dei giochi d'azione capaci di ricreare alla perfezione l'universo del popolare personaggio di DC Comics, e di rendere finalmente giustizia alla figura dell'eroe mascherato anche in ambito elettronico, dove tranne qualche rara eccezione, non aveva mai goduto in passato di molta fortuna. E con il terzo capitolo intitolato Batman: Arkham Knight, che sarà ambientato un anno dopo gli eventi di Arkham City e suggellerà il salto generazionale della saga, Rocksteady Studios punta a concludere (ma sarà poi vero?) in maniera spettacolare la sua personale trilogia sull'Uomo Pipistrello. Con la dipartita del Joker in città si registra un forte calo dell'attività criminale, e per gli abitanti di Gotham sembrerebbe finalmente essere arrivato un periodo di serenità e di sicurezza. In realtà, come presto scopriranno, la caduta del clown ha provocato un vuoto di potere che fa gola a parecchi criminali, come Due Facce e Pinguino.
twittalo! Batman sta per tornare in quella che potrebbe rivelarsi la più intensa e difficile delle sue avventure
Vecchi e nuovi nemici
C'è poi la minaccia di Harley Quinn, quella del folle Spaventapasseri, deciso per Halloween a far esplodere una serie di bombe contenenti un nuovo ceppo della sua tossina chimica allucinogena e, dulcis in fundo, quella di un nuovo super criminale chiamato Arkham Knight, che Rocksteady Studios ha ideato lavorando a stretto contatto con Geoff Johns, direttore creativo di DC Comics Entertainment. Il suo obiettivo sarà quello di distruggere un Cavaliere Oscuro impegnato già da sé a cercare di sconfiggere i suoi demoni interiori, annichilendolo colpo dopo colpo sia dal punto di vista psicologico che fisico, fino alla morte.
Vendicativo e dalle tendenze psicopatiche, ma al contempo intelligente, paziente e calcolatore, questa sorta di nemesi di Batman sembra conoscerne in anticipo le mosse, nonché molti dei suoi segreti più intimi, compreso il fatto che dietro la sua maschera ci sia Bruce Wayne, e lavorerà quindi su questi e altri elementi per tormentarlo nel più profondo dell'animo. Riguardo alla struttura di gioco, essa non dovrebbe differire di molto da quella che abbiamo imparato a conoscere negli anni con le precedenti incarnazioni dell'Uomo Pipistrello pubblicate da Warner Bros Inc. Come da tradizione, infatti, a Gotham City non ci sarà mai modo di annoiarsi e l'eroe mascherato sarà impegnato in tantissimi eventi secondari che lo occuperanno tra una missione principale e l'altra. Missioni secondarie, richieste di intervento, raccolta di indizi, indagini, di cose da fare e scoprire dovrebbe essere infarcita l'intera avventura. E di certo tali elementi costituiranno un ulteriore incentivo ad esplorare ogni anfratto della città, le cui dimensioni copriranno idealmente un'area molto più estesa rispetto a quella presente per esempio in Arkham City. In tal senso gli sviluppatori hanno sempre dichiarato di voler offrire ai videogiocatori un'esperienza in alcuni aspetti non dissimile da quella vivibile in un vero free roaming, e quindi di voler restituire loro la sensazione di trovarsi in una città vera, dove tutto è vivo, si muove e dove i pericoli saranno dietro a ogni angolo. Fra questi gli scagnozzi dei vari leader criminali della città, presenti in numero maggiore rispetto ai precedenti capitoli della serie e caratterizzati, almeno a detta degli sviluppatori, da un'intelligenza artificiale evoluta che consentirà loro di reagire in maniera più credibile agli attacchi subiti, schivando e contrattaccando in maniera più sensata anche durante una combo subita, magari senza interromperla del tutto, ma evitando però di incassare tutti i colpi in arrivo. Molto ostici in particolare dovrebbero essere gli uomini di Arkham Knight, che potranno contare su spiccate doti militari, e sul supporto di droni, droidi e mezzi corazzati. Inoltre tenderanno ad attaccare Batman colpendolo nei punti più deboli, vale a dire alle spalle o in quelli più esposti e meno protetti dell'armatura. Di conseguenza, anche se gli scontri manterranno di base uno stile simile a quello degli altri giochi della saga, questi si svolgeranno in una forma più "evoluta" e dinamica. Batman: Arkham Knight - Video di gameplay con data d'uscitaSfrecciando sulla Batmobile
Lo stesso Batman potrà contare comunque su una serie di nuove animazioni che renderanno l'esecuzione delle sue mosse più fluide e rapide, oltre che su nuovi gadget e abilità. Giusto per fare qualche esempio concreto, potrà sorprendere un nemico con un nuovo attacco denominato Fear Takedown, che si aggiungerà a quello semplice, per neutralizzare in una singola soluzione fino ad un massimo di tre avversari con uno spettacolare effetto ralenty, o interagire con oggetti ed elementi dello scenario per infliggere maggiori danni ai contendenti e metterli fuori gioco. Senza contare che le armi sottratte dalle mani dei nemici e utilizzate poi per rompergli le ossa, a seconda del tipo dureranno più del solito. Insomma, il Crociato Incappucciato avrà a disposizione la giusta combinazione di tecniche e armi per cercare di tenere a bada i malfattori.
E quando sarà messo spalle al muro potrà ricorrere all'aiuto di alleati come Robin, Nightwing e Catwoman. Grazie alla inedita funzione Dual Play, infatti, il giocatore potrà richiamare a supporto uno di questi personaggi, che collaboreranno con Batman durante gli scontri, al punto, sembra, di poter generare delle combo di coppia. Non è ancora chiaro quando e come "convocarli", ma durante queste fasi sarà possibile per il videogiocatore passare dal controllo del Cavaliere Oscuro a quello dei suoi alleati, con l'altro utilizzato dall'intelligenza artificiale. In ogni caso ci sembra un'interessante implementazione all'interno del gioco. Un altro punto chiave dell'intera esperienza ludica di Batman: Arkham Knight sarà quella che forse costituisce per certi versi la novità più importante della produzione, vale a dire la Batmobile. L'interazione multipla tra il supereroe e la sua vettura sarà infatti un elemento cardine del gameplay: l'auto tornerà utile non solo per spostarsi in giro per la città durante i pattugliamenti, gli inseguimenti, o per gli interventi rapidi in caso di richiesta di aiuto, ma anche per tante altre funzioni, come per esempio quelle legate al Batcomputer di bordo, attraverso il quale analizzare elementi utili per le indagini, per risolvere alcune delle sfide dell'Enigmista e per venire a capo delle situazioni più disparate. La vettura potrà interagire con il Batwing e sarà tra l'altro controllabile anche a distanza, per cui potrà essere richiamata in caso di bisogno e utilizzata da remoto. Grazie poi all'armamentario montato sulla vettura, Batman potrà sfondare mura, barricate e saltare degli ostacoli, affrontare orde di nemici appiedati e sostenere violenti scontri a fuoco con i droni, i carri armati e con l'elicottero dell'Arkham Knight. Se quanto fino a ora descritto non dovesse bastare, ad aggiungere ulteriore pepe alla produzione ci penserà il materiale extra che verrà rilasciato in appositi DLC, come per esempio quello legato alla pass stagionale che includerà fra le altre cose una breve campagna prequel con protagonista Batgirl. Insomma, tanta carne al fuoco per questo attesissimo gioco che sembra poter stupire anche dal punto di vista tecnico. Da quanto abbiamo potuto vedere fino a ora, i grafici di Rocksteady Studios stanno davvero facendo un ottimo lavoro per cercare di sfruttare al meglio le potenzialità delle nuove piattaforme da gioco casalinghe e dei computer più performanti, per poter ricreare una città pulsante, viva, credibile, e offrire agli utenti un comparto audio/visivo di tutto rispetto. In tal senso è ancora presto per dare giudizi, ma sembra proprio che le fasi giocate e le scene di intermezzo, gestite interamente dall'engine in tempo reale, siano praticamente indistinguibili, così come i personaggi sembrano più naturali nei movimenti e nell'aspetto rispetto al passato. Il tutto senza andare a discapito della fluidità dell'azione generale o del livello di dettaglio, che anzi appare piuttosto rifinito. Tuttavia, lo ribadiamo, prima di trarre conclusioni preferiamo attendere l'occasione giusta per toccare con mano il prodotto, magari con un provato e poi con la recensione. Ad ogni modo ci sembra comunque che sulla carta Batman: Arkham Knight abbia tutte le carte in regola per entusiasmare i fan della serie e concludere degnamente la trilogia di Rocksteady Studios. Batman: Arkham Knight - Il trailer "All Who Follow You"