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Terruzzi, Viola nel cuore   ‘Oggi eroi troppo deboli’

Creato il 11 giugno 2013 da Mbrignolo

Schermata 06-2456455 alle 00.53.34ARTE E CALCIO (Milano). “Mio padre è stato anche Beppe Viola”. Così è intitolata l’opera, edita da Feltrinelli, che Marina Viola ha dedicato al suo papà, scomparso oramai nel lontano 1982 ma ancora presente nella mente di tanti di noi. Un titolo molto particolare, che divide e unisce al tempo stesso la figura del padre e dell’uomo di spettacolo, una figura che Marina ha saputo conoscere nel percorso che, pagina dopo pagina, le ha regalato il genitore che troppo presto le è venuto a mancare.

Giornalista, scrittore, umorista italiano, ma probabilmente è stato ben altro Beppe Viola nel corso della sua breve esistenza. Un’esistenza nella quale, però, è riuscito a lasciare il segno nel cuore di molti, amici, colleghi o semplici conoscenti poco importa, la sua impronta è ancora ben visibile nella mente di chi oggi ancora cavalca la cresta dell’onda.
Non è un caso che alla presentazione del libro, accanto a Marina, ci fossero Diego Abatantuono e Giorgio Terruzzi: il decano della comicità all’italiana e un totem del giornalismo sportivo.
E’ proprio con Giorgio Terruzzi che Calciolab ha avuto il piacere di intrattenersi, in una breve chiacchierata nella quale il noto giornalista di Mediaset (per citare la mansione maggiormente nota ai più) si perde con emozione nel ricordo di colui il quale è stato il suo vate non disdegnando rapide incursioni nel mondo attuale, in particolar modo nel nostro calcio, in cui i protagonisti risultano essere “eroi un po’ debolucci”…

 


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