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Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Creato il 26 giugno 2013 da Hermes
Iniziano le sfilate, iniziano le sfilate! Anche a Milano si sono alzate le tende ed è tutto un fuggi fuggi, corri corri, scrivi, twitta, posta.
Anzi, sono già finite: ormai tocca a Parigi!
Ma (c'è sempre un "ma"), io vorrei parlare di qualcosa di un po' più importante.
No, non la maturità. Non la terza prova. Che poi, chiariamo una cosa signori giornalisti: la terza prova non la chiama nessuno "quizzone". Nessuno vuole stabilire il rapporto di amicizia che quel suffisso, -"one", contiene implicitamente. A noi la terza prova fa schifo, ecco. E non è un "quiz" (casomai pure con premio finale, no?) di cultura generale. Cultura generale? E' il trionfo del nozionismo becero, della follia psicotica ministeriale, del tafazzismo nostrano perchè nel 99% delle scuole le materie della terza prova gli studenti le sanno in anticipo. Ma non dovrebbero.
Comunque, andiamo avanti.
Il punto è che il 7 (mi pare) cominciano i saldi. E, soprattutto, online sono già cominciati: sono dappertutto, tutto intorno a noi! Diciamo quindi che le sfilate milanesi possono aspettare (dovrei ancora recensire quelle di Parigi di un anno fa, eheh), e faccio tutti più contenti con una selezione di oggetti interessanti, che prosegue questa qui.

9) Questo cardigan di Druhmore. Lo so, sono masochista. Mi piace immaginare di comprare cardigan, vestire di cardigan, affogare tra i cardigan, nonostante siano di quei capi che non stanno bene neanche a brande come David Gandy. Questo però è proprio fico. Mi piace il contrasto particolare di colori, e soprattutto la tasca. Guardate quant'è raffinata: il tessuto della tasca e il corpo del cardigan, invece di essere normalmente cuciti, sono prima arrotolato insieme, come i bordi di un foulard. Dettaglio già visto in Marni e Kolor (e già postato illo tempore).

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.(1)
10) Belstaff ha compiuto un'operazione di riposizionamento notevole. E ha cominciato anche a sfornare qualche giacca molto interessante. E, udite udite, un po' più normale di quello che posto normalmente (scusate il gioco di parole, tanto sgradevole quanto involontario). Fatemi postare un po' di foto di roba interessante, va'. Ah, tanto per, sul sito sono già cominciati i saldi.

A buon intenditor...
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
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Notare lo sguardo di quest'ultimo tipo qui, a metà tra la triglia e lo spacciatore romeno ventenne stereotipato.
Passiamo al punto 11. Un parka di Zara. Tanto di parka non ne ho già uno, pagato vendendomi un rene al mercato nero, NO!??
Questo, però, è proprio bellino. Visto dal vivo quest'estate, è stato amore a prima vista. Scomparso dal sito con una velocità impressionante (o meglio, credo ci sia ancora, l'importante è sapere come arrivarci, ed è un segreto custodito da pochi), considerato che tutto quello che mi volevo prendere coi saldi è già venduto, o faccio una follia e compro una tee da 91.500$, oppure potrei considerare questo piccolo investimento. Del resto costa 120 euro... toglietene almeno una quarantina e diventa davvero conveniente. 
Da notare i dettagli, che sono quello che mi ha colpito dal vivo: hardware in finto oro rosa e cordini stile nautico bianchi, blu e rame. Fortunatamente il sito di Zara, che è uno dei colossi della moda mondiale, lascia abbastanza a desiderare (eufemismo) a livello di fotografie (infatti le ho ritoccate io, per questo una ha sfondo salmone e una greige. Amen). In questo caso anche lo styling è abbastanza penoso. Non sia mai dovessero venderlo questo parka, no?
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
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12) No, parliamone. Il trench in pelle blu al ginocchi è sempre fico. Se poi è Burberry, allora si va sul sicuro. Ho solo il dubbio che dal vivo faccia davvero parecchio feticista, o, peggio, anni '90 (IL MALE), ma tanto mica lo compro per davvero.
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
(4)13) Un'orgia di cose di Brooks Brothers black fleece con prezzi ridicolmente bassi, perchè gli americani sono terribilmente fissati con il rapporto qualità prezzo. Tutto a vantaggi di noi compratori europei (o asiatici. Quelli sono davvero griffe-dipendenti), abituati a costi ben più alti.

Il cardigan pied-de-poule (1o collage, in alto a sinistra) mi ispira, ma ho paura che dal vivo faccia terribilmente vecchietto panzone. E poi 478 dollari per un cardigan "imported" (=Made in China) mi spaventano.
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
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(Visto!? Son riuscito a fare i miei primi collage decenti, nonostante il complotto ordito da mia madre ai miei danni nascondendomi il dischetto per l'istallazione di photoshop. Mi spiace solo di aver decapitato uno dei modelli, ma col tempo imparerò...).Davvero notevole anche un cappotto in cashmere che però ho scovato solo ora (e quindi non ho messo nei miei bellissimi collages ;-( ) e i polsini apribili, rifiniti con gros-grain (In un mondo più giusto ci sarebbe più gros-grain per tutti), firma distintiva di Thom Browne, perfetti per quell' ingombrante pataccona del Portoghese.

(NB: Non trovate che il cappotto del primo collage, in stile fair isle, ricordi un po' quelli di Valentino per la fw12-13? Probabilmente è l'unico motivo plausibile, ma profondamente inconscio, per cui mi piace).
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
Il cappotto. Martingala + bottoni dorati = c'ho più sordi io. Però il cappotto di cashmere...yum! (faccina affamata e golosa).

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
(dettaglio di un polsino -6)13) Qui urge un vostro consiglio. Guardate attentamente questa felpa. E' di Lanvin, e a un primo sguardo vi sembrerà brutta come la morte. Lo stesso effetto l'ha fatto anche a me. Poi, però, guardate l'immagine di profilo. Se osservate attentamente, i fiorellini sono di un tessuto 3d, che è come sbalzato fuori dalla felpa. Sto parlando arabo? Perchè io stesso l'ho capito solo vedendola dal vivo (e allora si spiegavano le sei piotte che costava).

Insomma, uno di quei capi di Lanvin che se li compri per indossarli -ma serio? Esistono persone che lo fanno?!- sono PERLE AI PORCI. Uno di quelli che tu compri per nasconderli nell'armadio e sfoderarli davanti all'amico fashionista (io l'ho fatto. Con questa. E ne vado fiero) con fare falsissimamente nonchalante per vantartene e "no, per favore, non toccarlo con le mani che puzzano di salame - ma l'ho mangiato ieri! -non si sa mai, scusa, ma sai, è Lanvin, mica pizza e fichi". 
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
(7)La cosa è: ma'a compro, o nun ma'a compro (ci ho messo 6 minuti cronometrati a ragionare su come dovessi scrivere ma'a. Alla fine ho decretato che questa era la forma corretta)? Perché concettualmente è proprio avanti, poi è pure cotone e quindi si lava facilmente, ma non vorrei mica essere nella persona che si troverà a stirarla. Il colore è osceno o lo potremmo definire "austero"? 14) Finiamo in bellezza questa "puntata". Anche perché questa lista continua a espandersi, come l'universo (dormire unoraequarantadueminuti e ripassare per la terza prova è servito a qualcosa), e non so se riuscirò mai davvero a terminare.


Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.

Terza prova nun te temo. Window shopping, forse un po' sì.
(8)Molto carini. Se solo non fossero finiti (as usual) potrei quasi pensare di comprarli. Mi piacciono questi uccellini. (No, aspettate, non mi fraintendete).E con questa battuta squallida vi lascio. Qua sotto il post del giorno, di Alessandro -The Fashion Commentator- che ridà un certo spessore culturale al blog. Non ho potuto non apprezzare il risvolto antropologico del post. Spettacolare, divino, sublime.The Fashion Commentator: New talents - Jewelry Green by Clelia Stincheddu and Giulietta Piccioli.Ps.: Ma quant'è fica Barbara Palvin? Ha appena spodestato Irina Sheyk, la Vodiagnkfdfdnfova e la Freja nazionale nella lista delle mie future concubine. 

Immagini da: fransboonestore.com (1), belstaff.com (2), zara.com (3), burberry.com (4), brooksbrothers.com (5 e 6), ssense.com e matches.com (7), mrporter.com (8).

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