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TERZO SETTORE IN FONDO - Marco Ehlardo

Creato il 13 febbraio 2015 da Lalettricerampante
TERZO SETTORE IN FONDO - Marco EhlardoÈ raro, estremamente raro, che io legga un saggio. È sicuramente un mio limite tenermi lontana da questo genere di lettura. Ma un limite che non riesco mai a convincermi di superare. Sarà che ne ho letti tanti all’Università, sarà che le cose, se mi vengono raccontate in forma di romanzo, mi rimangono più a mente.
Quando la casa editrice Spartaco (che, se seguite questo blog, ormai dovreste sapere quanto gli sono affezionata, per i bei libri che mi ha sempre fatto scoprire) mi ha inviato  Terzo settore in fondo di Marco Ehlardo,  ultimo titolo della loro collana di saggistica, il primo pensiero è stato “E adesso?”. Faccio finta di nulla e lo nascondo in uno scaffale della libreria o provo a superare questa mia riluttanza per i saggi. Ne ho parlato direttamente con loro, (e questo è un altro dei motivi per cui mi trovo così bene con i libri di questa casa editrice, la possibilità che si ha di confrontarsi con loro) che mi hanno detto di fidarmi, di leggerlo, di dargli una possibilità. Ammetto che il sottotitolo Cronistoria seminseria di un operatore sociale precario già in parte mi aveva convinto, ma di fronte a questa richiesta di fiducia alla fine mi sono decisa del tutto.
Terzo settore in fondo di Marco Ehlardo è un saggio che è anche un romanzo. Racconta una storia vera, come il sottotitolo lascia intendere la cronistoria di un operatore sociale, Mauro Eliah che è poi è lo stesso Marco Ehlardo sotto mentite spoglie, che lavora a Napoli e che ha il compito di aiutare i rifugiati a fare domanda di asilo politico. Non di clandestini, quindi, ma di quelle persone che sono fuggite non “solo” dalla miseria e in cerca di un futuro migliore (quel solo non può che andare tra virgolette) ma perché perseguitati, in pericolo, nel loro paese. Il protagonista ci racconta i giochi di potere, le incongruenze e le assurdità delle istituzioni coinvolte, l’ignoranza di chi le rappresenta, le pecche e i vuoti legislativi che regolamentano queste procedure. E in più, ci racconta di Thomas Compaoré, uno di questi richiedenti asilo, un giornalista fuggito dal Burkina  Faso che sta aspettando ancora il permesso di soggiorno e che si ritrova a combattere anche qui, nel nostro Belpaese, contro le ingiustizie che persone come lui subiscono.
Devo ammettere che non sapevo assolutamente nulla di rifugiati politici e della prassi per ottenere il permesso di soggiorno. Di questi argomenti so quello che viene detto ogni al tg, in forma sicuramente edulcorata e manipolata in base alle esigenze. Non sapevo che l’emergenza è continua, non sapevo quali strani giochi di soldi, di potere, di facciate, di rapporti da non incrinare e di burocrazia ci fossero dietro (certo, in parte sono immaginabili, che la burocrazia italiana è lunga per qualunque cosa).
Marco Ehlardo ce lo racconta in modo tragicomico, sottolineando tutti gli aspetti assurdi del suo lavoro di operatore del terzo settore a Napoli (ma sono convinta che l’ambientazione geografica conti davvero poco). Ci racconta la passione che ci mette lui e che ci mettono anche alcune altre persone che lavorano nello settore, che lavorano onestamente, che aiutano più che possono e che non riescono a lasciar perdere. Ci racconta anche di chi invece se ne frega, di chi non sa quali possano essere i problemi di un rifugiato politico, che se ne frega da che cosa sia fuggito, ma pensa solo ad apparire, a mettere d’accordo tutti, a fare bella figura. E ci racconta anche di come questi rifugiati vivono e affrontano la loro condizione, di come vengono spesso fregati e di come, purtroppo, a volte loro si stessi si fregano non collaborando come dovrebbero.
È libro breve, questo Terzo settore in fondo, che scorre veloce e si legge in poche ore. Ma è anche un libro importante, che riesce a trasmettere nel lettore un po’ di consapevolezza, che lo spinge, oltre che ad arrabbiarsi, a informarsi, a provare una maggiore empatia. E da’  voce a una situazione che spesso viene messa a tacere, o affrontata semplicemente con urla (da parte di chi è contrario ad aiutare chi ha bisogno) o con proclami che lasciano il tempo che trovano.Insomma, un libro da leggere.
(Ok, se tutti i saggi sono così, forse qualcuno in più lo potrei anche leggere).
Titolo: Terzo settore in fondoAutore: Marco EhlardoPagine: 117Editore: Edizioni SpartacoAnno: 2014Acquista su Amazon:formato brossura: Terzo settore in fondo. Cronistoria semiseria di un operatore sociale precario

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