Non tutte le future mamme conoscono le differenze che esistono tra i test di diagnosi e quelli di screening prenatale: facciamo il punto con una semplice infografica.
Di: RedazioneE’ importante che le future mamme si sottopongano a esami e controlli per tutta la durata della gestazione, in modo che sia sempre correttamente monitorata la salute della donna e del feto. Tra i diversi test disponibili per le donne in gravidanza, alcuni esami consentono di avere informazioni estremamente utili sul bambino, già nelle sue prime settimane di vita.
Gli specialisti distinguono all’interno dei test prenatali gli esami di diagnosi da quelli di screening prenatale. Ma in che cosa si differenziano? Fondamentalmente la differenza principale è una: gli esami di diagnosi prenatale hanno come obiettivo – lo dice lo stesso nome – quello di formulare una vera e propria diagnosi sull’eventuale presenza nel bambino di patologie, mentre i test di screening prenatale sono in grado di identificare la presenza di alcune delle malattie genetiche più comuni (la trisomia 21 o Sindrome di Down, la trisomia 13 o Sindrome di Patau e la trisomia 18 o Sindrome di Edward), con un’affidabilità che ha percentuali differenti in base al tipo di metodo che viene usato.
Proviamo a riassumere le principali caratteristiche dei due test mediante l’infografica realizzata da Aurora, un importante test prenatale non invasivo di analisi del DNA fetale.
Ovviamente per saperne di più su queste due tipologie di esame, le future mamme possono consultare il proprio ginecologo, che può consigliarle sul test ideale per ogni singolo caso. Il supporto di medici e ostetriche è infatti molto importante, nel corso della gestazione e viene sempre garantita per le donne che frequentano un corso preparto. Ok Corso Preparto è il più importante motore di ricerca per quali corsi sono stati attivati vicino a te.