La prima notizia, datata 27 aprile 2010, riguarda la compagnia aerea tedesca Lufthansa, la quale ha dichiarato ufficialmente che non trasporterà più cani e gatti destinati alla sperimentazione
E’ di pochissimi giorni fa la notizia della chiusura di uno dei più conosciuti alle
vamenti di cani beagle (di età compresa tra gli 1 e i 12 anni) in Italia, sito a Reggio Emilia. Si tratta dell’allevamento “Il Morino“, che allevava cani e cavie destinate alla sperimentazione e vivisezione ad uso farmaceutico nonchè cosmetico. Si potrebbe definire un “cucciolificio Auschwitz”. Questa razza canina è (purtroppo) largamente utilizzata in tutto il mondo per effettuare test in laboratorio per via della sua resistenza fisica.
Vi sono altri allevamenti in Italia, autorizzati dal governo a farli riprodurre e destinarli verso una vita di sofferenza che non hanno scelto. Ogni anno sono circa 4000 i cani utilizzati dai laboratori di vivisezione italiani, una vera e propria “fabbrica di cani”.
L’allevamento di cani beagle “Green Hill“, situato a Montichiari (BS), è tra

Circa 2.500 beagle sono rinchiusi in gabbia dentro a cinque capannoni chiusi, senza finestre, senza spazi all’aperto e senza aria o luce naturali. Già questo è una tortura per qualsiasi essere vivente sufficiente per privarlo della vita e della libertà, figuriamoci poi se vengono torturati e vivisezionati negli esperimenti. Una tale attrocità non può esistere, e invece..
Green Hill ha in progetto un vasto ampliamento dell’aerea, che porterebbe a 5.000 il numero dei cani da “ospitare”, il che fa pensare che una imminente chiusura sia purtroppo lontana dalla realtà.
