Viviamo ormai in un mondo alla rovescia,
ribaltato, irrazionale perché ormai eretto sulla totale mancanza di buon senso
logico, e in questo caso anche civico. Dal primo gennaio 2016 è entrato in
vigore la nuova tariffa della bolletta elettrica per i clienti domestici
proposta dall’Autorità per l’Energia che, di fatto, supera il sistema vigente
concepito 40 anni fa basato sulla progressività. Esulta l’ex giovane comunista,
ex presidente di Legambiente, ex dirigente Enel, ed ora presidente di
Assoelettrica, Chicco Testa (nomen omen?).
Di fatto, il nuovo sistema di calcolo
proposto da cotanti “geni della lampada”, si traduce in un “chi più consuma
meno spende” (e così, secondo le stime, il “consumatore difettoso” che dissipa
meno di 2.700 kwh in un anno vedrà la sua bolletta lievitare dai 20 ai 70 euro annui).
Insomma, le lobby energetiche sponsorizzate dalla voce del “filosofo” Testa, ci
spingono a consumare di più anche se magari non ne abbiamo bisogno, perché
aumentare il consumo elettrico, alla faccia del risparmio energetico, diventa
oggi conveniente (con buona pace anche delle campagne e degli spot governativi
sul consumo consapevole, da ora in poi è invece preferibile tenere sempre la
luce accesa e il termoconvettore al massimo). Non c’è verso, dobbiamo
forzatamente adeguarci alle regole di un mercato drogato che rende conveniente
ciò che sta bene ai suoi manipolatori: chi consuma poco è un reietto sociale,
un paria, non fa girare l’economia, inutile fardello indegno di condividere le ricompense
di chi partecipa al nuovo monopoli economico.
Grazia alla summa conquista di un benessere materiale demenziale, siamo così
chiamati a consumare anche quando ne faremmo volentieri a meno, spronati dalla
dea convenienza a servirci di comfort e di prestazioni di cui non sentiamo alcun
bisogno e che non ci servono (magari tra un po’, con questo andazzo, ci verrà
imposto per decreto di cambiare l’auto almeno una volta all’anno, tanto per
compiacere anche l’amico Marchionne e il ricatto del lavoro!).
Eppure un Governo assennato e mosso da tutela
verso la cosa pubblica dovrebbe invece dissuadere, oggi più che mai,
l’incremento di consumi smodati. Ma l’economia che tutto comanda deve
continuare a girare. Essa non ha bisogno di cittadini consapevoli, ma solo di buoni
consumatori da premiare attraverso la smithiana “mano invisibile” della
convenienza (è bizzarro, ma alla "mano invisibile" sembra essere rimasto solo un dito: quello democraticamente medio!).
E' l’estinzione del buon senso ad uso e
consumo di Chicco Testa e di tutte le neocalviniste “teste rotonde” che
sacrificano al mercato ogni logica umana, affinché possano impunemente
continuare a scrivere libri in cui neutralizzare ogni principio logico. Se la prendono
con la decrescita e col barbone che consuma poco e, in una progressiva iperbole
giaculatoria, persino con la natura (non è né giusta né sbagliata, ma ostacola
comunque l’aritmetico sviluppo dell’economia sovrana!). Per dirla con Boulding:
“chi crede che una crescita esponenziale
possa continuare all'infinito in un mondo finito è un folle, oppure un
economista”…oppure un chiccotesta.