E’ un periodo che non so che periodo è ma riesco a prendere tutto un po’ più di petto. Avendo formulato dei propositi, ebbene, ho deciso di attuarli, così, tanto per dire “Ah! ma tanto i buoni propositi servono solo per essere trasgrediti”. Ecco, no!
Li voglio portare a termine e mi sto dando un po’ da fare [anche perché è il termine ultimo per fare quello che devo rigorosamente portare a compimento].
Or dunque, settimana scorsa avevo già preso la mia decisione.
Sabato l’ho programmata e domenica l’ho attuata.
Per i miei seguaci un po’ più accaniti non risulterà una novità la questione del “Divenire o non divenire bionda?”.
Le parti si controbattevano dinanzi i miei occhi.
Dopo circa una novantina giorni ho ceduto. La tinta l’ho comprata con una mia amica. Mi ha guardata un po’ stranita. Si è presa anche beffa di me.
- Tu da nera, ti tingi e diventi nera! Frà non serve a niente sta cosa con te.
Praticamente a detta sua, sono immune.
L’ho fatta, ho risciacquato accuratamente, ho fonato, ho piastrata (e quando mai!) e ho guardato la mia chioma riflessa nel mio specchietto rivelatutto.
Qualche millisecondo più tardi ero a rovistare nel cestino dei rifiuti.
Castano chiaro dorato.
Risultato multitono. Colore sfumato, naturale.
C’era scritto così sulla confezione!!!
Qualcuno allora sa spiegarmi perché al momento vado gironzolando come Geri Halliwell all’epoca del boom Spice Girl?