Pubblichiamo con piacere la recensione che ci ha inviato la nostra lettrice Dorella, della bottega equosolidale di Cormons, in provincia di Gorizia, dopo mesi di uso con grande soddisfazione delle scarpe sportive Schatz firmate Risorse Future.
Si tratta di un modello unisex in canapa disponibile nei numeri dal 36 al 45 ed in tre colori, antracite, grezzo e marrone, a 89 euro (più 10 di spedizione).
La parola a Dorella!
“Risorse Future” è un progetto marchigiano che realizza calzature ecosostenibili e che ha due linee di prodotto certificate Vegan in cotone e canapa e in cotone e sughero.
Da tempo cercavo una scarpa sportiva per tutti i giorni come alternativa alle solite sneakers (spesso realizzate con metodi inquinanti) e che non temesse la pioggia, ma sembrava che per la mezza stagione sul mercato si trovassero solo proposte di scarpe in plastica o in pelle.
Sul volantino del mercatino di un G.A.S. locale ho letto di “Risorse Future” e delle sue scarpe vegane, così sono andata subito a fare una ricerca su internet per saperne di più e sul loro sito ho letto di un progetto semplice e buono, per la terra, per chi realizza queste calzature e per il consumatore.
Era tutto così bello che ho dovuto per forza andare a verificare di persona. Confesso che all’inizio ero un po’ scettica, ma vi posso dire che non sono rimasta per niente delusa, anzi!
Innanzitutto il calzaturificio DEFA’S è attivo dal 1955 e da sempre realizza il proprio prodotto interamente in Italia, il che già dà l’idea di un’azienda seria e di una certa conoscenza e di amore nei confronti del proprio mestiere. Se vi fate un giretto sullo shop online, vedrete che l’estetica delle loro calzature non ha nulla da invidiare a quello delle grandi marche conosciute.
Per quanto riguarda i materiali, sono tutti naturali, lavorati in modo ecologico e completamente vegetali. Le suole delle mie Schatz sono realizzate in bioplastica API, un derivato dalla canna da zucchero. Questo materiale è paragonabile alle plastiche comunemente usate per tale utilizzo in fatto di resistenza e flessibilità, ma in più, in condizioni di compostaggio (al macero, sotto terra, in discarica ecc.), ha una biodegradabilità molto veloce. La suola ha un discreto spessore ed è leggermente più alta nella zona del tallone. Le ho trovate molto comode, sia per la schiena, sia per i piedi, a differenza di altre scarpe basse con la suola ad un unico livello. Le colle sono a base d’acqua e rispetto alle colle termoplastiche delle comuni sneakers, oltre a non inquinare e a non avere sbavature (ma quello dipende anche dalla mano di chi le realizza), sembrano funzionare alla grande: la suola è molto flessibile ed è ben salda.
Anche i coloranti sono ecologici e senza metalli pesanti. Quello che però mi ha colpito di più delle mie Schatz è la loro fibra in canapa: le ho usate praticamente ogni giorno durante questo autunno piovoso e per buona parte dell’inverno e i miei piedi sono sempre rimasti asciutti sia per la straordinaria capacità idrorepellente, sia per la caratteristica di questa fibra di assorbire l’umidità del sudore del piede (con l’aiuto anche forse del rivestimento in cotone, che lo tiene bene al caldo). Naturalmente non consiglio di saltare dentro le pozzanghere, ma personalmente lo farei solo con degli stivali di gomma. Inoltre, la canapa viene
coltivata senza uso di pesticidi, erbicidi e concimi. Un’altra bella sorpresa è stata quella di scoprire che non avrei dovuto comprare un altro deodorante per le scarpe! Ora le sto usando anche nelle giornate più caldine e ci sto benissimo comunque, sembra essere proprio una calzatura per tutte le stagioni.
Anche se sottoposte ad un uso intensivo da novembre, le mie belle e fedeli Schatz sono ancora in ottimo stato e penso che passeremo una bellissima primavera insieme.
Ed ecco mia piccola Velvet che dimostra di essersi innamorata anche lei delle mie Schatz