Teste e Testi, di Giuseppe Mininni
“Teste e Testi“, e sottotitolo “Per una psicologia del significare” è il libro del Prof. Giuseppe Minnini, Professore Ordinario presso l’Università barese. Si tratta, come sapete, dell’ultimo lavoro che il Prof. Giuseppe Mininni, ha pubblicato in concomitanza del suo corso di “Psicologia della Comunicazione” presso la Facoltà di Formazione dell’Università di Bari “Aldo Moro”, ottobre 2010. Il ‘come sapete’, è ovvio, ma non scontato, in quanto è vero che gli articoli di questo blog si rivolgono principalmente agli studenti di Scienze della Comunicazione, ed è fatto da uno di loro, ma gli autori di detti articoli sono ben lieti se a leggerli non sono soltanto loro. Si auspicano, infatti, molti altri lettori, tra i quali si attendono certamente i membri della comunità universitaria barese, i parenti, genitori ed amici degli studenti, ex studenti e colleghi di altre facoltà, nonché altri professori che così potrebbero sapere degli sviluppi in date materie, ecc.
Ragion per cui, questa ci pare la prima – si spera – di una lunga serie di recensioni. Ho detto, che questa è la prima, ma come si può dire ‘prima’ se non vi sia almeno una seconda? E nonostante, tutti i buoni propositi di farne seguire altre? Come si può dunque legittimare un aggettivo così arrogante? Noi speriamo solo di schivare gli ‘acuti fendenti’ del prof. Augusto Ponzio, docente ordinario di Filosofia del Linguaggio.
Ma, torniamo al testo, “Teste e Testi“, che “mira – cito testualmente alcune parole tratte da un sito che lo propone in vendita - a rintracciare la valenza psicologica delle procedure di significazione inerenti alle pratiche della conoscenza e della comunicazione umana. Tale obiettivo impegna la psicologia a caratterizzarsi come una conoscenza scientifica di tipo idiografico, interessata a far comprendere ‘che cosa si prova a essere persone’ “.
Un bel libro, a tratti molto interessante e fluido, altre volte un po impegnativo e sofisticato, ma si offre come una piacevole lettura soprattutto dopo essere stati iniziati al tema per niente scontato della Psicologia e dei tanti aspetti. E’ anche molto interessante in quanto si offre come una guida esperta e ragionata nell’analisi delle problematiche come la scoperta di Se, dell’altro, della lingua e delle traduzioni, a livello cognitivo nell’uso della metafora nel parlato e nel testo. Un inno alla narrazione di se, il testo quale essenza, sostanza, esso stesso persona. Insomma una scoperta di se, dell’altro in chiave idiomatica, ovvero ciascuno è unico ed irripetibile, e dalla conoscenza specifica delle peculiarità si può arrivare a considerare la presenza di regole valide per tutti. In altre parole, la lettura e comprensione di questa opera è guidata dai seguenti quesiti: “Se ciascuno terrà conto dei ciascuno che lo circonda, forse la comunicazione e l’esistenza stessa di ciascuno avrà più senso ed un maggiore significato? La vita stessa sarà più degnamente ed intensamente vissuta?”.
Ovviamente ciascuno può commentare a suo modo!
Antonio Conte