Come riportavamo nel marzo scorso, la legislazione texana sull’interruzione di gravidanza è sempre più restrittiva. La nuova legge infatti prevede che le madri intenzionate ad abortire siano sottoposte a un’ecografia obbligatoria almeno 24 ore prima. L’interesse è quello di rendere il più informata possibile la donna di quel che sta facendo, anche considerando che c’è in gioco un’altra vita umana. La maggioranza delle donne che osserva un’ecografia solitamente cambia idea circa l’aborto.
La lobby abortista ha provato a far cancellare questa disposizione, volendo evitare che la donna possa essere pienamente consapevole del suo gesto. Ma in questi giorni la Fifth U.S. Circuit Court of Appeals ha confermato la validità della legge texana, approvando l’ecografia e la descrizione dettagliata da parte di un medico. Il personale sanitario deve anche fornire alla donna la possibilità di ascoltare il battito cardiaco del nascituro.
Il medico che viola tale legge potrebbe essere multato di $ 10.000 e perdere automaticamente la sua licenza medica. Il requisito ecografico è escluso nei casi di stupro, incesto e anomalie fetali. Gli abortisti temono che ora altri Stati possano importare tale disposizione, come è già stato fatto in Sud Dakota, ad esempio.