Tra due giorni, venerdì 26, comincerà il Torino Film Festival, manifestazione per cui, come si vede qui a fianco, un po' sotto, lavoro e pure da parecchio tempo. Naturalmente invito tutti i visitatori di questo blog a venire a Torino, perché ci saranno un sacco di film interessanti, perché di festival metropolitani come questo ce ne sono pochi e poi perché durante i festival il mondo si ferma e per un weekend, una settimana o dieci giorni ci si può anche dimenticare di quello che succede fuori dalle sale o sugli schermi più invasivi, ma solitamente più piccoli, di quelli cinematografici: quanto meno è una cura disintossicanete da tutto il movimento indistinto di immagini che ci circonda. Un festival, invece, suggerisce, guida, propone e si lascia giudicare (anche male, se è il caso). Per tutta la durata del TFF, per cui, forse già a partire da domani, metterò una o più segnalazioni per ogni giorno di programmazione, naturalmente soffermandomi sui film della sezione che curo insieme con Massimo Causo, che si chiama Onde ed è dedicata al cinema sperimentale, fuori formato, d'animazione e di ricerca, solitamente antinarrativo, oppure narrativo ma in modo strano. Nel frattempo, se vi va, andate sul sito e vedete cosa vi può interessare di un programma che ha undici sale e 240 film. Lo so che in tutto questo c'è un po' di conflitto di interessi, ma, insomma, qui sopra ci venite in quattro gatti, per cui i consigli che vi darò - su Onde o sulle altre sezioni del festival, che sono tante e belle - prendeteli come consigli personali.
Magazine Cinema
Tra due giorni, venerdì 26, comincerà il Torino Film Festival, manifestazione per cui, come si vede qui a fianco, un po' sotto, lavoro e pure da parecchio tempo. Naturalmente invito tutti i visitatori di questo blog a venire a Torino, perché ci saranno un sacco di film interessanti, perché di festival metropolitani come questo ce ne sono pochi e poi perché durante i festival il mondo si ferma e per un weekend, una settimana o dieci giorni ci si può anche dimenticare di quello che succede fuori dalle sale o sugli schermi più invasivi, ma solitamente più piccoli, di quelli cinematografici: quanto meno è una cura disintossicanete da tutto il movimento indistinto di immagini che ci circonda. Un festival, invece, suggerisce, guida, propone e si lascia giudicare (anche male, se è il caso). Per tutta la durata del TFF, per cui, forse già a partire da domani, metterò una o più segnalazioni per ogni giorno di programmazione, naturalmente soffermandomi sui film della sezione che curo insieme con Massimo Causo, che si chiama Onde ed è dedicata al cinema sperimentale, fuori formato, d'animazione e di ricerca, solitamente antinarrativo, oppure narrativo ma in modo strano. Nel frattempo, se vi va, andate sul sito e vedete cosa vi può interessare di un programma che ha undici sale e 240 film. Lo so che in tutto questo c'è un po' di conflitto di interessi, ma, insomma, qui sopra ci venite in quattro gatti, per cui i consigli che vi darò - su Onde o sulle altre sezioni del festival, che sono tante e belle - prendeteli come consigli personali.
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