Tg2: Italiani, popolo di tornitori

Il Tg2 è ormai famoso per dare notizie-non-notizie. La rubrica “Costume e Società” propina agli spettatori ogni giorno cocktail di stupidaggini e pout purri di niente. Ieri però ho assistito ad un capolavoro di disinformazione come se ne sono visti pochi, tanto più che non era incluso nella rubrica di cui sopra ma all’interno del notiziario vero e proprio.

Il servizio trattava di scuola ed era imperniato sulla notizia secondo la quale le scuole tecnico-professionali avrebbero superato come numero di iscrizioni i licei per la prima volta nella storia italiana. Si affermava che, probabile causa la crisi, gli studenti avrebbero iniziato a prediligere le scuole con uno sbocco lavorativo immediato piuttosto che quelle che prevedano un percorso universitario. Triste, ma si fosse limitato, il servizio, a riportare asciuttamente il dato (anche se falso, visto che lavoro non ce n'è nemmeno per chi esce da una scuola professionale) poco male.

Il capolavoro di disinformazione si è, invece, ottenuto, infarcendo il tutto con blandi commenti che lasciavano intendere quanto tutto ciò sia positivo, perché in questo modo i giovani avranno più possibilità di trovare lavoro piuttosto che laurearsi e ambire a posizioni più elevate. In sostanza il giornalista faceva eco al ministro Fornero invitando subdolamente i ragazzi a non essere troppo “choosy”.

Il meccanismo, con un po’ di malizia, appare chiaro: istruzione equivale a cultura, cultura equivale a capacità di discernimento. L’antica tecnica secondo la quale il popolo ignorante è senz’altro più facile da governare è servita. Quindi il messaggio: “Giovani! Evitate l’università! E, finita la scuola, mettetevi davanti a tornio e guardatelo girare per tutta la vita.”.

Luca Craia