…il festival del mangiare salutare e gustoso! Ancora per poche ore a Central World.
Come potevo lasciarmi sfuggire una simile manifestazione? 2 giorni di degustazioni, incontri, dibattiti e vendita dei prodotti fantastici di questo paese tropicale. Ne ho anche ricavato un delizioso pranzo a metà prezzo: durian e sticky rice!
Ingresso allo stend allestito fuori dal centro commerciale Central WorldNonostante in Thailandia ci siano solamente un’alternanza di stagione secca e stagione delle piogge, in ogni periodo dell’anno la produzione locale è caratterizzata da frutti diversi. Alcuni, come le banane e il mango, sono presenti pressochè in modo costante durante tutto l’anno. Le fragole invece sono prodotte a cicli nel nord della Thailandia (ma la maggior parte di quelle che si trovano nei mercati e negozi vengono importate dai paesi vicini - niente a che vedere con quelli italiane però!).
La fine della stagione secca porta invece a completa maturazion quelli che secondo me sono i frutti più buoni di questo paese!
Frutta in esposizione: da sinistra a destra lychee (stesso nome in tailandese), longan (lum-yai), rambutan (ngaw), mangostina (mangkut), durian (thurian)Ovviamente il durian la fa da padrone. Noto come il “Re della Fruitta” è usato in questo festival in una bizzarra competizione per turisti e expat: Farang can it all? ovvero gli stanieri possono mangiare tutto? In pochi superano l’odore ritenuto disgustoso del durian. Io avrei forse vintola prova ma per motivi d’orario mi sono dovuto accontentare di comprarlo e non mangiarmelo gratis durante la gara.
Deliziosi tutti i frutti “lychee” simili, dal guscio più o meno duro, talvolta barbuto (come nel caso del rambutan) o spinoso (come per il costoso salak). Chom-poo (rose apple), noi-naa (rollinia) e ma-feung (star fruit) devono la loro popolarità più al profumo e alla forma che al gusto.
Mancavano guava (farang), papaya e jack fruit (kanum)… vorrà dire che dovrò andare al mercato per provvedere alla mancanza!
Se vi è venuta voglia di provare le possibilità sono due: comprarsi un biglietto per venirmi a trovare o sperare in una bancarella a Piazza Vittorio. Spero di vedervi resto…
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