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Thank you Andy

Creato il 21 aprile 2011 da Koalalondinese @farego
Thank you Andy
Sono giorni che ti penso sai, oggi in tube mentre osservavo il paesaggio scorrere ti pensavo o meglio pensavo che dovrei smettere di lamentarmi, di dirmi vorrei di meglio, vorrei un lavoro che mi piace.
Insomma sempre a ripetere le stesse cose ogni mattina, so proprio un koala noioso!
Ma sai lamentarsi fa parte della natura umana, e' na cosa che proprio non ie sa fa' a trattenersi, dovemo sempre sta li a blatera' su questo e quello, mai contenti noi aho'!
Mia nonna diceva che gli insoddisfatti mandano avanti il mondo, mia madre dice che sono perennemente insoddisfatta e anni fa, in una pubblicita di una marca d'automobili, una voce maschile, sexy e calda tipo linea erotica affermava che la razza umana e' l'unica al mondo sempre insoddisfatta, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e di nuovi limiti da abbattere.
Che siamo!
Na forza direi.
In questi giorni ne ho letti di post, ne ho letti di ragazzi e non che vogliono abbattere nuovi limiti, valicare frontiere e mettersi in gioco pero' tutti con il se e con il ma, tutti a chiedersi se sia giusto o sbagliato e se il tempo e' quello giusto, vi capisco perche' l'ho fatto anche io.
E allora ti ho pensato sai, tu che mi hai fatto ridere e incazzare, tu che neanche mi conoscevi ma io di te sapevo tutto, tu che mi hai fatto capire il vero senso del carpe diem.
Mi hanno detto che te ne sei andato a surfare altrove sai.
Sei sempre stato capoccione tu e quando ho saputo che te ne eri andato ho pensato e ora chi stara' li sulla spiaggia a dare spettacolo?
Se vi dico il nome Andy Irons sicuro mi chiederete ma chi e'?
Ovvio, se non seguite il surf questo nome vi e' sconosciuto e di sicuro vi starete chiedendo che cosa abbia a che fare con Londra.
Andy lo amavo e criticavo allo stesso tempo, io che stravedo per Kelly Slater: il buono, il campione. Andy invece era il bad ass {cattivone} del surf, lui che non sapeva tenersi la bocca chiusa, che te le cantava tutte, che era capace di dare scene sulla spiaggia durante i contest che ti veniva da chiederti se stava a recita' un film tanta voce e sabbia alzava.
Lui aveva 32 anni, un paio di anni piu' di me. Mi ricordo quel periodo ero indecisa sul tornare in Italia o no, da una parte i miei sogni e dall'altra la possibilita' di rientrare in casa,di  togliermi da uno stipendio da fame e un lavoro da commessa.
Io ti avevo seguito per anni in tour con tutti i sali e scendi della tua - breve ma intensa - carriera, i paroloni volati qua e la, i sorrisi e le vittorie e quello che mi aveva colpito e' che tu ti eri abbandonato a quello che amavi fare, surfare e basta, ti eri tuffato e avevi nuotato.
Ognuno ha i suoi sogni e le sue idee, e se le vuoi farle brillare le devi tirare fuori, accendere come petardi, come scintille e gettarle via in aria e seguire poi la scia, vedere dove ti portano, crederci e crederci e ancora crederci perche' nessuno ti regala niente sei solo tu che devi uscire fuori e seguire la scintilla.
Andy non aveva arte ne parte eppure surfava come pochi su questa terra, le onde erano mete che raggiungeva e superava e poi ripartiva in cerca di altre.
E io faccio questo discorso anche a me stessa, che mi metto il muso da koala e mi dico che me so rotta di bussare alle porte e attendere che qualcuno mi apra, che guardo e invidio le signore che possono spendere cifre iperboliche per un vestitello e se ne vanno in vacanza in paradisi fatti di palme, sabbia bianca fine come cipria e acqua cristallina.
E lo dico pure a voi che state a chiedervi cosa e' giusto o sbagliato, non esiste!
Esiste solo quello che voi desiderate, quello che volete da voi, che cosa volete essere, diventare e chissene se state a 20 o a 30 anni a chiedervi cosa volte fare da grandi e se troverete un posto nel mondo, avanti andate fuori, domandatevi pure quello che volete, tracciate la mappa dei vostri sogni e se e' Londra allora venite e provate, poi potrete valutare se vi piace o no.
Surfate le vostre onde e credete in voi stessi.
Sir Koala ringrazia e saluta.

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