Ecco un’anteprima della nuova serie CW, “The 100”. Un gruppo di sconosciuti vengono abbandonati in un posto strano, alcuni di loro non sanno nemmeno chi sono e in più sembra esserci qualcosa di nascosto nel bosco…
La serie debutterà questa sera oltreoceano ed è ambientata quasi un secolo dopo un’apocalisse che ha reso la Terra inabitabile. I sopravvissuti vivono in una stazione spaziale chiamata “The Ark” composta da persone provenienti da 12 Paesi diversi, ad ogni infrazione, una pesante multa viene pagata: la morte (su una camera “galleggiante” di compensazione) nel caso di una persona adulta, oppure di detenzione per i minori di 18 anni.
Come si apre lo show, 100 delinquenti vengono trasportato fino alla superficie della Terra come topi da laboratorio, per testare se il pianete è davvero divenuto ora vivibile.
Una volta a terra, l’equipaggio eterogeneo che va da Clarke Griffin, la figlia nobile ma coraggiosa di un ingegnere di Ark a sanguinari teppisti che si ritroveranno subito a battibeccare se cercare un rifugio antiaereo oppure correre libero nella natura selvaggia. Lungo la strada, contrastanti ordini del giorno verranno fuori, soprattutto quando si verrà a sapere che la vita è (apparentemente) buona nel grande marmo blu.
Gli adulti di The Ark, nel frattempo stanno combattendo le loro battaglie con il tentato omicidio del Cancelliere Jaha in contrasto con la madre di Clarke, ufficiale medico capo e il braccio destro di Jaha, disposto a effettuare lui le chiamate di vita o di morte.
“Lost sarà un bel modello di paragone per le aspettative contorte e intrecciate, sono un grane fan di quella serie e eventuali somiglianze sono intenzionali” ammette il produttore esecutivo di “The 100”, Jason Rothenberg.
Allo stesso tempo egli ammette come che desiderava “una missione spaziale coloniale di un altro pianeta” (anche se la premessa dive delinquenti giovani). Così, quando sulla sua scrivania è giunto il libro di Kass Morgan – da cui hanno tratto la serie, “sembrava un segno del destino” spiega il produttore esecutivo.
In “The 100”, Clarke è “chiaramente la nostra eroina a Terra”, mentre Bellamy staccherà più come il cattivo della situazione. “Abbiamo pensato di porlo in un posto del tutto diverso”, in rare occasione i due assieme agli altri compagni troveranno un terreno comune. “Lo spettacolo diverrà sempre piò oscuro, la priorità resta sempre sopravvivere” dice Rothenberg.
“La metafora di questo show è qualcosa come Jamestown e Roanoke. Sono tutti sbarcati in questo luogo selvaggio e ora devono decidere quali regole mettere in pratica. I ragazzi hanno come ereditato la Terra, ma essa porta tante responsabilità e quindi decideranno di lasciar stare Bellamy, in cui motto sarà fare quello che diavolo volete, altrimenti dovremo decidere regole e punizioni”.
Naturalmente, non avremo cervi a due teste, pesci mostruosi, laghi o foreste incantate, ma Rothenberg non vuole esporsi su quali sorprese (umane e non) saranno in giro. “Continueremo a rivelare man mano il modo in cui la Terra è cambiata”. [TV Line]