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Chiamano anche un esperto di sovrannaturale ma forse è tardi, c'è una presenza maligna che vuole entrare nel nostro mondo e per farlo deve uccidere....
Quando un film nasce sfigato c'è poco da fare: dotato di un budget più che dignitoso( 17 milioni di dollari) e inizialmente realizzato sotto le ali protettrici della Warner Bros tramite la Dark Castle , questo film dell'esordiente Todd Lincoln che lo ha anche sceneggiato, è rimasto bloccato per due anni perché nel frattempo la Warner lo ha praticamente disconosciuto e quando lo ha distribuito la cosa è stata veramente deficitaria.
Risultato. incasso più che modesto per un film più che modesto che ha sancito la fine della collaborazione tra la Warner e la Dark Castle.
Tuttavia non era partito male: oddio, proprio bene bene non era partito perché mi spara subito una parte girata in stile found footage e già mi stava quasi prendendo un coccolone, ma poi si riprende con una ventina di minuti nella parte centrale abbastanza decenti.
Coincidono con l'arrivo nella nuova casa e con le prime " apparizioni " delle presenza. A proposito un po' di fantasia nella scelta delle locations, no, eh?
La casa dove vanno ad abitare i due giovanotti è
praticamente la stessa casa in cui abita Luke Wilson protagonista assieme a Samuel L. Jackson del modesto Meeting Evil.
Cioè più che apparizioni sono sparizioni ma Lincoln gioca bene con gli interni della casa che da home sweet home diventa ben presto un posto poco rassicurante in cui vivere e riesce ad evocare qual minimo di tensione suggerendo l'orrore piuttosto che mostrarlo.
Poi The Apparition da ghost story canonica e un po'piatta evolve decisamente in peggio trasformandosi in una specie di mappazzone in cui Lincoln ficca dentro un po' di tutto e si sa che il troppo storpia e fa diventare tutto indigesto.
Sembra a un certo punto che il film che tanto pazientemente aveva disegnato queste suggestioni orrorifiche , sia tirato via ( a questo punto penso che le vicissitudini produttive possano aver influito molto sulla sua realizzazione) in estrema fretta e chiuso nella maniera più sbrigativa e indolore possibile.
Sbrigativo e indolore che coincidono con il non dare assolutamente nessuna spiegazione e lasciare tutto sospeso a mezz'aria come se ci trovassimo alla prima parte di una puntatona doppia di una serie televisiva.
L'unica immagine che ti resta di questo film è la mediamente discinta Ashley Greene sculettare da una parte all'altra dell'inquadratura mostrando per ogni dove le sue chiappette di marmo.
Sulla recitazione meglio stendere un velo pietoso.
Sulla logica anche: perché cercare di risolvere tutto da soli isolandosi sempre più dal mondo circostante?
Altra cosa che lascia basiti è la locandina e qui mi tocca SPOILERARE DI BRUTTO: SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER. Ma dico io , benedetti figlioli: ma era proprio necessario fare una locandina in cui è ripresa pari pari la sequenza con cui si chiude il film? Non si poteva scegliere un po' meglio? FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER FINE DELLO SPOILER
In conclusione direi che The Apparition sia accuratamente da evitare , non commestibile neanche in una serata estiva particolarmente afosa in cui per sfiga vuoi vedere assolutamente un horror e invece ti imbatti in questa robetta.
Per non dire robaccia
Piuttosto che vederlo è molto più eccitante mettersi a caccia di zanzare con il classico giornale arrotolato....
( VOTO : 3,5 / 10 )
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