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The Apprentice: marameo a Matteo che si sfoga per la mancata vittoria

Creato il 24 ottobre 2012 da Dejavu
The Apprentice: marameo a Matteo che si sfoga per la mancata vittoriaAlla fine hanno vinto la strategia, i titoli, il curriculum più forbito.
Francesco Menegazzo, trader bancario lombardo di 29 anni con un ottimo percorso di studi e una storia famigliare e professionale piuttosto pesante alle spalle ha battuto il più grossolano Matteo Gatti, commerciante (anch'egli lombardo) pur sempre abilissimo nella sua professione ma privo di una cultura altrettanto comprovata. Una puntata da record di ascolti quella di ieri sera su Cielo, che ha fatto impallidire pure il petrolio del Dallas il sequel sulla concorrente Canale 5. L'ultima sfida ha permesso di richiamare in gioco come ausiliari tutti i ragazzi già eliminati per organizzare una festa esclusiva presso i locali del "boss", con l'impegno di non sforare il budget tra entrate e uscite e di stupire con la maggiore originalità possibile gli invitati. Francesco ha pensato a creare un party che impressionasse i clienti, puntando sulle pubbliche relazioni e sull'aspettativa di farli tornare. Matteo ha invece mirato immediatamente ai ricavi, realizzando peraltro meno entrate rispetto a quelle di Francesco. Francesco come al solito è stato lungimirante. Matteo impaziente. The Apprentice: marameo a Matteo che si sfoga per la mancata vittoriaMatteo era stato dato per vincitore assoluto da voci indiscrete e nemmeno tanto inverosimili, se si pensa che The Apprentice è un programma che va in onda in differita. E di fronte alla delusione, il Gatti affida il suo sfogo alle pagine di facebook. Come la finale possa essersi rivelata così sorprendente me lo potrei spiegare solo se Flavio Briatore avesse chiuso per settimane nella boardroom tutti i concorrenti minacciandoli di fargli fare altri colloqui con il personale (poco umano) delle risorse umane! Nessuno ha spifferato nulla. Anzi. Sembrava essere in atto un'opera di depistaggio a favore del Gatti da parte dei male informati. Dunque la laurea serve ancora a qualcosa. Dunque non basta essere simpatici e volonterosi per meritarsi uno stipendio a 6 cifre come quello proposto da Briatore. Dunque se non conosci le lingue, se hai 10 anni in più (Matteo ne ha 38 contro i 29 del Menegazzo) e se sei capace pure di vendere il secchiello del ghiaccio agli eschimesi, tutto ciò non sarà comunque sufficiente a pararti il sedere. Detto questo, ma sapete che io non ho ancora capito che caxxo andrà a fare l'apprendista che ha vinto? No, perché se si tratta solo di organizzare feste al Twiga ci poteva andare pure la contessa Pinina Caravaglia. E vi giuro che esiste. Non è tanto per dire.

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