Eccoci giunti a uno degli ultimi appuntamenti con i season finale delle serie che seguo. Ormai quasi tutte le mie serie sono finite e ne sto seguendo ancora un paio a cui mancano giusto una manciata di episodi. Prima di parlarvi del season finale di “The Big Bang Theory” però, il solito riepilogo delle puntate precedenti.
- Homeland (stagione 2)
- Fringe (stagione 5)
- American Horror Story: Asylum (stagione 2)
- Banshee (stagione 1)
- Pretty Little Liars (stagione 3)
- The Walking Dead (stagione 3)
- Utopia (stagione 1)
- Spartacus: War of the Damned (stagione 3)
- Broadchurch (stagione 1)
- Mario (stagione 1)
- The Following (stagione 1)
- The Americans (stagione 1)
- Glee (stagione 4)
- Once Upon a Time (stagione 2)
- 1600 Penn (stagione 1)
- New Girl (stagione 2)
- Supernatural (stagione 8)
- Arrow (stagione 1)
- The Vampire Diaries (stagione 4)
Le sit-com calano. Si sa. Con il passare del tempo ogni sit-com inizia inesorabilmente a diventare meno interessante, poi si creano le storie di coppia, i personaggi cambiano e fanno quasi sempre meno ridere rispetto alle prime stagioni, in quanto man mano si normalizzano.
“The Big Bang Theory” è un chiarissimo esempio di questa teoria che ho sulle sit-com. Man mano che il tempo e le stagioni passavano, la novità portata dalla nerdaggine dei personaggi si è affievolita, soprattutto grazie al fatto che man mano tre sui quattro personaggi principali riescono a trovare una ragazza, cosa impensabile all’inizio della prima serie.
L’ingresso in scena delle ragazze, soprattutto di Amy e dell’odiosa Bernadette (le strapperei le corde vocali con quella sua vocina del cavolo!), è diventata una regola che iniziava abbastanza a cozzare con l’eccezione rappresentata da Penny. Appunto Penny ha sempre rappresentato il “Big Bang” all’interno del gruppo di scienziati, adesso che tre personaggi su quattro hanno la ragazza, il Big Bang non esiste più.
Questa ultima stagione fa abbastanza ridere, vivendo però grazie a pochi alti (altissimi per quanto mi riguarda, le puntate nerd in cui le tre ragazze svolgono un ruolo marginale sono sempre le migliori), qualche basso e molti molti episodi sufficienti. L’episodio finale è stato uno di quegli episodi appena sufficienti. Si ride quanto basta, improvvisamente ci si ricorda che Raj soffre di mutismo selettivo (in queste ultime due stagioni gli autori se ne sono un po’ dimenticati e ricordati ad intermittenza) e altrettanto improvvisamente decidono di risolvere la questione mutismo con un gran colpo di spugna. Tutto qui.
Voto alla sesta stagione: 6,5
Voto al season finale: 5/6