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The box di Richard Kelly

Creato il 26 luglio 2010 da Alexdiro
The box di Richard KellyCosa fareste se un sedicente omone, sfigurato in volto, non omettiamolo, venisse un giorno a casa vostra offrendovi un milione di dollari per premere un semplice bottone? Premereste il bottone, ovvio. E se quella semplice azione implicasse la morte di qualcuno, una persona qualsiasi, che conoscete o meno, al mondo? Lo fareste ancora? Si? Anche sapendo che quella scatoletta verrà rigenerata e data a qualcun'altro, che potrebbe, premendo il bottone, porre fine alla vostra esistenza?
La prima reazione di chiunque sarebbe "E' una candid camera?". Come è possibile? E come funziona, se è vero? Il bottone fà esplodere una bomba in un appartamento? Una persona è legata a un marchingenio infernale alla Saw che si attiva una volta premuto il bottone? E questo sedicente omone, come farebbe a sapere che ho premuto il bottone? Tanto più che, aprendo la scatoletta, dentro non c'è nulla. Nè trasmettitori, nè fili, nè radio, nulla di nulla.
Ok, premo il tasto. I soldi arrivano? Così tanti per così poco? Cosa dice la mia coscienza? Sopravviverei ogni giorno? E se morisse qualcuno che conosco? E come farei a sapere che se è per casualità o per la mia azione?
Bene. Quale altro filmetto riesce, leggendo solo poche righe di trama, a porre così tante domande nello spettatore? Quindi, entriamo in casa Lewis e scopriamolo. The box di Richard KellyQuesto 100 dollari mi fanno strippare, CameronRichmon, Virginia, 1976. Un mattino freddo, poco prima di natale. Ore 5.45. Suona il campanello. I coniugi Lewis aprono ancora mezzi addormentati. Non c'è nessuno, una grossa macchina nera riparte rombando. Davanti all'uscio una piccola scatola impacchettata. Una volta portata dentro e aperta, si scopre essere un'altra semplice scatole, ma con all'interno un bottone, coperto da una capsula in vetro. Una piccola serratura apre, forse, la capsula. Cos'è? Cosa fare? Dentro c'è un biglietto, come uno di quegli inviti ai matrimoni. "Il signor Arlington passerà alle 5 P.M.".
I Lewis vivono la giornata come una qualunque. Norma va alla scuola dove insegna, Arthur corre alla Nasa dove sta lavorando a un progetto per sua moglie e Walter, il figlio, prende il bus per andare a scuola.
Ore 5. Appare il signor Arlington. Buona parlantina, da venditore navigato, modi affabili, vestito impeccabilmente. Ha solo un difetto, metà volto è erosa, come se bruciata viva. Chiede di entrare per presentare la scatola ricevuta in mattinata. Ed ecco che arriva l'offerta. Bottone premuto, un milione di dollari di incasso, una persona a caso muore. In caso di rifiuto, il signor Arlington tornerà a riprendersela e amici come prima. Riprogrammerà la scatola in ogni caso. Per il disturbo, regala alla famiglia 100 dollari, in ogni caso.
Non è finita. Ci sono delle regole da seguire. La scelta deve essere fatta in 24 ore. Non ne devono parlare con nessuno. Ovviamente, lasciare la polizia fuori da tutto ciò.
Ora osserviamo i Lewis. Famiglia medio borghese. Due lavori non molto redditizi che hanno recentemente dato alcune delusioni. I soldi sono sempre meno. Si fa fatica a arrivare a fine mese. In più c'è un figlio da tirare su e altre spese. Non navigano nell'oro e quel milione di dollari, ovviamente, sarebbe una manna non da poco. Però la decisione da prendere non è semplice. Allora partono a elencare, durante tutte le 24 ore di tempo, i pro e i contro. I soldi ci servono, ma sono sono loro che rendono felici. Forse è uno scherzo, ma forse stiamo perdendo una grande occasione. La persona che muore potrebbe essere un criminale, ma anche un bambino innocente. Che fare?
Qui parte il film. Dopo la prima mezz'ora dedicata al "Lo schiacceranno o no?" arriva la decisione. Non rovino nulla, siamo solo a 1/3 di film. La signora Lewis schiaccia il bottone, così, senza pensarci. Ora arrivano i guai. Personaggi strani che compaiono nelle loro vite, un omicidio non chiaro, la Nasa che collabora con la NSA. E poi chi è quel personaggio? Dove trova i soldi? Ha parlato di superiori, ma chi sono?
Arthur se ne frega delle regole riguardo la polizia e decide di dire tutto e investigare per trovare le risposte. Arriverà a scoprire qualcosa che ha dell'incredibile, fino a un finale spiazzante. The box di Richard KellyKelly e la sua incapacità di guardare in macchinaKelly è un fissato per la fantascienza. Dopo il cult generazionale Donnie Darko e il flop Southland tales, ci riprova imperterrito e fa centro. Il merito è di una storia affascinantissima scritta da quel genio in terra che risponde al nome di Richard Matheson (dai suoi racconti sono nati i vari Io sono leggenda, Occhi bianchi sul pianeta terra, L'ultimo uomo sulla terra e anche Duel, Radiazioni BX), uno scrittore eccellente con una fantasia inesauribile.
Pubblicò questo breve racconto, Button, button, su Playboy e ne uscì pure una puntata di Ai confini della realtà.
Altro merito è di questa fantascienza giovanile e un pò alternativa che Kelly propone sempre. E' sempre tutto così surreale e avveniristico. Un mondo con salti temporali, personaggi venuti da chissà dove e con il futuro dell'umanità sempre in bilico.
Anche in questo The box, l'umanità verrà messa alla prova, ma non aggiungo altro.
Allora è un capolavoro? No, ha le sue pecche. Per esempio le parti drammatiche, che non sono poche, ma che sono troppo lunghe e mal gestite. Il cast, che non è all'altezza dei ruoli designati. Cameron Diaz ci prova, e seriamente, ma non è convincente per neanche un microsecondo come madre, figuriamoci come madre in pensiero e terrorizzata. James Marsden anche lui ce la mette tutta ma non è che lasci il segno. L'unico che è incredibilmente perfetto è Langella, un monumento nazionale quest'uomo.
Inoltre Kelly mette qualcosa di troppo che non si lega minimamente con la trama (il piede di Norma, ma che c'entra?).
The box di Richard Kelly
Questo è questo e non è nient'altro.Siamo davanti a un Donnie Darko 2? Un buon allenamento per il futuro rompicapo Inception? Ovvero, il film è comprensibile o no? Tranquillizzatevi, è tutto chiarissimo. Se all'inizio sarete un pò spaesati, state pur certi che le risposte arriveranno. Inoltre Kelly si diverte a spargere di qua e di là qualche indizio, qualche mezza frasetta, qualche corrispondenza. Siamo davanti a un film per tutti che porta a un finale che sembra tronco ma che lascia pienamente soddisfatti.
Non sarà un capolavoro, è massacrato ovunque, ma è un buonissimo film di fantascienza, intrattiene e tiene incollati e fa fare qualche bella sega mentale. Tutto oro che cola in un periodo estivo magrissimo.
Un ultimo punto. Forse se un altro regista, più visionario e criptico (Lynch? Ma anche meno), ci avesse messo mano, apportando quelle giuste modifiche, ora se ne parlerebbe come uno dei migliori film della stagione. Mi incuriosisce la puntata di Ai confini della realtà a questo punto.
Voto: 7

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