The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca ( 2013 )

Creato il 08 gennaio 2014 da Bradipo
Georgia, 1926, Cecil sta lavorando in una piantagione di cotone assieme al padre quando il giovane padrone per una quisquilia uccide il genitore freddandolo con una pallottola in fronte. La padrona, la signora Westfall decide di prenderlo come domestico per farne un "negro di casa".Cecil quando è poco più che adolescente va a cercare fortuna per il mondo sfruttando le sue competenze da domestico: riesce prima a entrare in un importante albergo di Washington e poi arriva addirittura a essere il maggiordomo alla Casa Bianca servendo per 7 presidenti, dal 1952 al 1986. Osserva la storia americana da un punto di vista privilegiato , senza alcuna opinione  politica mentre un figlio gli muore in Vietnam, la moglie diventa alcolista e l'altro figlio diventa un membro attivo delle Black Panthers mostrando a più riprese il suo disprezzo per cotanto padre....
Dopo il bel Precioius che gli aveva dischiuso le porte del successo e il sospetto The Paperboy,umidiccio thriller sudista con lampi di luce accecanti e inquietanti cadute di tono, Lee Daniels ritorna con un film che è stato salutato in America come l'ennesimo miracolo cinematografico.
E vai con i " ha fatto piangere anche Obama" oppure le varie definizioni di " Forrest Gump nero" e chi più ne ha , più ne metta.
A me vien solo da dire che se è vero che Barackuccio si è commosso , allora piange veramente con poco e se questo è un Forrest Gump nero allora io sono una ballerina di danza classica con  il tutu ( uhssignur che brutta immagine che ho evocato).
The Butler- Un maggiordomo alla Casa Bianca è il classico filmone americano di stampo abbastanza classico, leccato e laccato. pomposo e inconcludente, animato da un curioso razzismo all'incontrario innaffiato da generose dosi di melassa.
Cecil Gaines , basato sul personaggio realmente esistito di Eugene Allen, vive una vita di facciata ed è talmente abituato a fare tappezzeria sul posto di lavoro che assume lo stesso ruolo anche quando è in casa, eccezion fatta per un sussulto d'orgoglio tirato fuori contro il figlio.
Il film di Daniels si perde spesso nella forma e non riesce mai ad emozionare , intento più a essere una compilazione sterile di avvenimenti storici che una rilettura sostanziale e personale di quello che è accaduto nelle segrete della Casa Bianca per oltre 30 anni.
Il cast è sontuoso ma sprecato: i vari divi che si succedono nei panni dei vari presidenti sembrano più che altro imitatori di bassa lega provenienti da uno show televisivo di taroccamenti, truccati col male e peggio.
Gli unici che emergono infatti sono quelli non mascherati malamente come John Cusack nei panni di un untissimo Nixon in profonda crisi, l'unico presidente che acquisisce un minimo di profondità nella disamina fredda e superficiale del film, e il cameo fulminante , nei panni di Nancy Reagan di una Jane Fonda che sembra aver fermato il fluire del tempo.
Lo script di Danny Strong cade nella retorica e nella ripetitività e a nulla valgono le interpretazioni comunque all'altezza di Whitaker, in uno di quei ruoli che piacciono tanto alle giurie dei vari festival cinematografici, Oscar compresi, e della Winfrey che non affonda nel trucco e nel parrucco come fanno i vari Robin Williams, Alan Rickman e Liev Schreiber.
E quelle Black Panthers all'acqua di rose gridano ancora vendetta: i boy scouts sembrano più eversivi.
The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca è un gigantesco malinteso, il primo flop dell'anno appena iniziato.
Eppure in America è andato benissimo al box office.
( VOTO : 4,5 / 10 ) 

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