Regia: Paul Schrader
Interpreti: Lindsay Lohan, James Deen
Trama: Christian e Tara. Lui ricco produttore cinematografico mantenuto da papà.
Lei modella dall'autostima sotto i tacchi. Coppia ovviamente apertissima e annoiatissima. Quando Christian accetta di ingaggiare Ryan, aspirante attore e fidanzato della sua fedele assistente, per la nostra perversissima coppia cominceranno i guai.
Volevano farci discutere, scandalizzarci.
Dietro la macchina da presa uno che è, a questo punto dovremmo dire "stato", un discreto regista, mi viene in mente "American Gigolò" ma soprattutto ha scritto per il cinema cosucce come "Taxi Driver" e "Toro Scatenato". Qui sceneggia invece quello che, a mio parere, non è mai stato poi un così grande scrittore, Breat Easton Ellis, ma che ha saputo analizzare con lucidità ed un pizzico di perfidia gli anni '80.Non funziona nulla.
Non la storia, ormai trita e ritrita, in cui si cerca la trasgressione a tutti i costi. Dalla prima scena con smanettamento di mazza da parte del ragazzino intanto che la nostra coppia è all'opera, la truffa però si intuisce. Più che scandalizzarsi lo spettatore infatti, per tutto il film si annoia a morte, quando non è preda di istinti omicidi verso i due cani mostruosi che sono stati scelti per interpretare il film.Lei....Lindsay Lohan. Baby star triturata da una vita di eccessi, 27 anni che sembrano 50, eletta simbolo del nulla che viene rappresentato in questo film.
Già attrice non certo eccelsa, sfigurata, gonfia, qui è intensa ed espressiva come una cassapanca.
Lui James Deen, preso dal porno e destinato a ritornarci presto, in quanto trattasi di attore del
Ne è uscita bruttura e noia, noia e bruttura di cui, francamente, ho già parlato pure troppo.
Se il film cosiddetto intellettuale è questo, allora lunga vita alla saga di "Fast and Furious".