Petr Novák \ Wikipedia \ CC BY-SA 3.0
The Canyons è il nuovo film del regista Paul Schrader – che ha girato pellicole di un certo successo come American Gigolò e Affliction e firmato le sceneggiature di Taxi Driver e Toro Scatenato, diretti da Scorsese- .
Il thriller in salsa noir – a tratti un vero e proprio soft porno – è stato presentato fuori concorso alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia dove è stato subito chiaro che avrebbe suscitato scalpore. I suoi interpreti principali sono infatti James Deen attore pornografico alla sua prima prova distante dal suo habitat – in realtà, visto il tema del film, nemmeno così tanto- e la regina delle cliniche Lindsay Lohan.
I due sono fidanzati e conviventi da circa un anno, e si dilettano in incontri e scambi con altre coppie, o anche – perché no – con singoli. Il fragile equilibrio di Christian e Tara, è rotto dall’incontro con Ryan, interpretato da Nolan Gerard Funk (principalmente noto per le sue apparizioni in telefilm giovanili), ex-ragazzo di Tara, ora fidanzato della segretaria di Christian,Gina. I due fingono di non conoscersi creando da subito un clima di complicità.
Questa vicenda, di per sé inutile, è ambientata in una Los Angeles assente: nella Los Angeles dei ricchi con piscina, dei figli di papà e delle macchine ingombranti con grosse cilindrate. Una generazione di annoiati e spenti che si trascinano in relazioni sentimentali superficiali e si filmano durante atti sessuali spinti e al limite del grottesco. In questo squallore emerge la figura di Ryan, aspirante attore che ha ottenuto una parte nel film prodotto da Christian, grazie proprio all’intervento di Tara. E’ un giovane pieno di speranze, che sopravvive grazie ai suoi lavori da sguattero, cercando di realizzare i propri sogni, sfortunatamente,ama ancora la sua ex fidanzata e questo comincia a diventare un problema quando i due riprendono a frequentarsi. Su questo incipit si svolge The Canyons, una storia che non avrebbe molto senso se non fosse inserita in un contesto così forte.
La fotografia è di grande impatto e particolarità – nonostante molte scene siano fisse, riescono comunque a trasmettere una grande fluidità dei movimenti dell’ambiente circostante, non dando mai l’impressione di annoiare o ripetere . Quello che disturba è la totale inutilità dei dialoghi, spesso al limite della credibilità.
Al limite anche l’età degli attori; dovrebbero interpretare dei ventenni, quando sfiorano tutti i trent’anni e -mi spiace – si vede. La Lohan è gonfia di botulino e sembra una maschera, bellissima e affascinante, ma pur sempre una maschera. Deen sembra un navigato uomo d’affari; insomma potrebbe anche essere una scelta di stile ma solo guardando la pellicola nessuno avrebbe riconosciuto la loro età.
The Canyons è a tutti gli effetti un film che si poteva anche evitare. Un film che non trasmette niente se non squallore e depravazione. Annoia in alcuni passaggi, tenta di sconvolgere con l’eros e stupire con la brutalità, ma non ha nemmeno un elemento di innovazione.