Questo film l'ho recuperato un po' di tempo fa e non mi ricordo perchè l'ho fatto visto che è in possesso di una valutazione su imdb.com che ha dello scoraggiante ( 2,8).
Forse l'ho recuperato perchè come un allocco ho visto il nome di Danny Trejo sparato a caratteri cubitali sulla locandina e sono stato preso in giro. Vorrei aprire una parentesi su quest'uomo, uno che ha ottenuto il successo tardi e che pare non se lo voglia far sfuggire monetizzando al massimo la sua attività che risulta copiosa oltre l'inverosimile. Questo The Cloth è uscito nel 2013 e il buon Danny oramai prossimo al traguardo delle settanta primavere è schedulato in circa 40 titoli posteriori a questo tra film che sta girando, che ha terminato, che sono in fase di post produzione e un paio di titoli in cui è annunciata la sua presenza.Avrà tempo per espletare le sue necessità fisioloogiche?
E veniamo alla sua partecipazione in questo film: praticamente un paio di pose in tutto, cinque minuti scarsi di pellicola su 90 , il suo è il nome più noto assieme a quello di Eric Roberts, anche lui in scena per non più di cinque minuti.
Danny Trejo recita, si fa per dire, nella parte di padre Connelly che vediamo all'inizio del film impegnato in un esorcismo: ora con tutto il bene che ci voglio a Danny Trejo, la sua non è una faccia da prete, nè mai potrà esserlo. Quel viso butterato, quel codino lungo , quel fisico massiccio non possono appartenere a un prete di nessun credo religioso.
Così come non è da prete il fisico di uno dei due protagonisti del film, tale Lassiter Holmes, un armadio semovente di quasi due metri, una carriera da giocatore di football e da avvocato , poi riposte nel cassetto per fare l'attore, con risultati che definire pessimi è un eufemismo.E' una specie di Stephen Seagal dei poveri, senza codino e senza conoscenze di arti marziali.
Anzi in confronto a lui Seagal sembra un attorone degno di correre per gli Oscar.
L'altro protagonista è tale Kyle Willett che sembra un clone mal riuscito dell'Alex Pettyfer di Sono il numero quattro ( quindi non un modello inarrivabile) anche lui ridicolo nella sua inspiegabile mise da cavaliere templaro con tanto di enorme croce sul petto.
Insomma gli è piaciuto vincere facile.
Ora io guardo anche con comprensione questi film spazzatura , trovo sempre il modo di divertirmi ma questa pellicola fa parte di quel trash involontario che non fa nemmeno ridere, mette solo tristezza.
Un'agonia fatta di trovate estemporanee, effetti speciali molto rustici, recitazione da oratorio e snodi narrativi altamente improbabili ( ma sarebbe meglio chiamarli col loro nome e cognome: buchi di sceneggiatura che col passare dei minuti diventano voragini) che rendono The Cloth un blob indigeribile anche per i palati meno esigenti.
E pare che sia costato ben 4 milioni di dollari.
Una delle visioni peggiori dell'anno. Fino ad ora la peggiore.
( VOTO : 2 / 10 )