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Questa è la storia di Dan e Karen e della loro figlia Katie, loro secondogenita , che ha appena finito il liceo nonostante l'importante deficit di vista e del 90 % dell'udito, e di come quando loro figlia era piccola riuscirono a tirare su dal nulla Camp Sundown, un luogo di aggregazione dei malati di xeroderma pigmentosum e dei loro familiari, un luogo in cui vivere la notte e cavalcarla fino in fondo per dimenticare , almeno per un breve periodo, l'isolamento a cui sono costretti per la maggior parte dell'anno.E l'isolamento uccide ancora prima della malattia.Da genitore mi si stringe il cuore quando vedo al cinema trattare storie di bambini che devono combattere contro malattie infide, invalidanti e mortali come lo xeroderma pigmentosum.E so anche che cosa vuol dire l'isolamento forzato per un bambino che di giorno, nel pieno della canicola estiva deve andare in giro coperto dalla cima dei capelli alla punta dei piedi e ciò non è neanche sufficiente per evitare i rischi di ustioni.Ecco perché i bambini , i soggetti affetti da questa malattia, sono costretti a vivere di notte,Nel mio piccolo sto capendo anche io la bruttezza della sensazione dell'isolamento che possono provare questi bambini, perché anche mia figlia la sta provando, non per una malattia del genere,
fortunamente,ma ci hanno consigliato caldamente di non esporla al caldo e al sole per i recenti problemi che ha avuto.E lei non l'ha presa benissimo, dato che vede i suoi amici andare al mare a ridere e scherzare e lei deve attenersi a uno stile di vita molto più ritirato.Ecco perché ho compreso benissimo il peso di quel macigno che gli affetti da questa malattia si portano dietro.Un carico gravoso che solo nel periodo in cui sono al Camp Sundown finalmente viene alleggerito e tutto questo perché ci si trova assieme a tanti altri ragazzi che vivono la stessa invalidante condizione patologica e , venendo meno l'isolamento che ottunde stati d'animo e coscienze, si riesce a vivere compiutamente una notte che normalmente è gravida di paure , ottenendo come per miracolo la forza per affrontare il giorno.
The dark side of the sun è corredato inoltre di molte sezioni realizzate con tecniche di animazione ( molto giapponesi come stile ) per sottolineare il travaglio interiore dei piccoli protagonisti e di chi sta loro accanto.Il documentario di Carlo Hintermann e Lorenzo Ceccotti è una coproduzione internazionale in cui è molto importante l'apporto italiano. Realizzato tre anni fa , finalmente vede la luce nelle nostre sale pur con una distribuzione assai deficitaria, ma purtroppo non è una novità.
E' uno di quei film che dovrebbe essere proiettato nelle scuole per mostrare che cosa può provocare l'isolamento e soprattutto che non bisogna avere paura della diversità e della malattia, bisogna combattere per vincere e se non è possibile, allora conviverci nel modo più indolore possibile.Forse la sottolineatura con le immagini animate a volte è un po' troppo evidente , sfociando nella retorica ma è difetto piccolo in rapporto alla funzione sociale che può avere questa interessante opera che è un po' film, un po' cartone animato e un po' documentario....
( VOTO : 7 + / 10 )
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