In pochissimi se lo aspettavano: dopo due partite, una in casa ed una contro quella che forse è l’avversaria meno quotata del gruppo, l’Italia è ancora a 0 punti!
Simone Pianigiani al termine della gara ha commentato con queste parole:
“E’ stata una gara decisa da tanti episodi che per mille motivi non riusciamo a volgere a nostro favore. Pur se non fluidi in attacco, l’intensità e la continuità difensiva c’è stata. Abbiamo tenuto una squadra di tiratori al di sotto del 38% e questo non è male. Certo hanno preso 7 rimbalzi offensivi più di noi, ma è anche vero hanno avuto 31 liberi da tirare, mentre noi 15. E questo fa una certa differenza. In ogni caso dobbiamo lavorare per migliorare su tutte le cose. Paghiamo tutto quel sommerso che non riusciamo ad esprimere. Dobbiamo ammetterlo, siamo un passo fuori dalla qualificazione, ma questo deve diventare l’occasione per migliorare. Allenandoci e giocando senza pensare alla classifica. Abbiamo iniziato un percorso nuovo e possiamo migliorare solo in un modo, giocando, giocando e giocando.“
Tutto vero caro Simone, ma dei dubbi restano: una Nazionale come la nostra non dovrebbe decidere una partita contro la Lettonia per “episodi”!
Mi permetto di buttare lì qualche mia perplessità.
1- Pianigiani è l’allenatore giusto per la Nazionale? I risultati in campionato parlano a suo favore, non si discute; certamente è un grande lavoratore che prepara minuziosamente le partite ed è capace di creare un sistema molto efficace. Bisogna però dire che non è mai riuscito a fare la differenza contro i mostri sacri dell’Eurolega, che infatti nelle serie e nelle partite di ritorno hanno quasi sempre dato una lezione a Siena (Pana ai playoff, Real lo scorso anno ecc.). Probabilmente è un fatto di esperienza, che per motivi di età, non può avere ad altissimo livello. Inoltre un conto è allenare una corazzata come la Montepaschi (almeno per il campionato), un altro è trovarsi di fronte a squadre del proprio calibro.
2- Sono stati selezionati i giocatori migliori? Citando Claudio Coldebella “i giocatori vanno messi uno di fianco all’altro, non uno sopra l’altro”, quindi comprendo benissimo l’idea di portare dei ragazzi funzionali alla causa piuttosto che quelli di maggior talento. La scelta di convocare ad esempio Marco Carraretto quindi la posso anche condividere, però non dovrebbe giocare 30 minuti, soprattutto in una partita in cui non fa nulla di positivo (0 punti, 0/5 al tiro). Ovviamente con tutto il rispetto per Marco, tra l’altro mio conterraneo.
3- Avere due giocatori così forti aiuta il sistema? Le prime due partite dell’era Pianigiani sono state due galoppate vinte di 40 punti, in cui la nazionale ha giocato bene, girando la palla in velocità, difendendo aggressivo e mostrando impegno per 40 minuti. Fatalità non c’erano i due Raptors. Da quando sono arrivati Bargnani e Belinelli il gioco si è impaltanato, così i loro 20 punti (che alla fine in un modo o nell’altro riescono sempre a fare) non servono a nulla. Sono forti, ma non sono Nowitzki e Bryant, vanno inseriti in un contesto dove tutti siano più coinvolti.
Voi che ne dite?