Un film fantasma. Una produzione canadese e tedesca che è arrivata nelle sale Usa lo scorso gennaio. E qui in Italia? Una bella domanda. Sta di fatto che sui film con grandi interpretazioni, situazioni che dovrebbero far riflettere e dannatamente realistiche, e sceneggiature che reggono un film senza bisogno di CGI a profusione, qui in Italia non si punta. Specialmente se il cast è composto da un solo nome che si può considerare noto, cioè Patricia Arquette del clan Arquette. Vi avverto: state perdendo un gran film.

Locandina
Trama
Attacco nucleare a New York. Alcuni abitanti di un condominio, presi dal panico, si rifugiano nel sotterraneo del palazzo, dove vive il custode manutentore, che stava già approntando un rifugio antiatomico. L’uomo li accoglie controvoglia, mettendo in chiaro il concetto che quello era il suo rifugio, e imponendo da subito delle regole. Ma la tensione e la reclusione forzate, risvegliano i peggiori istinti dell’animo umano.

Scena iniziale
Considerazioni
Una bella botta, non c’è che dire. The Divide ci colpisce senza bisogno di colpi di scena studiati a tavolino, effetti speciali mirabolanti e le solite farneticanti parabole sui buoni sentimenti. I rifugiati si comportano in modo realistico, scivolando pian piano nella follia, ognuno con la propria paranoia personale, costruita su precedenti. Non c’è spazio alla solita storiella della famiglia che deve rimanere unita, sull’eroe buono che salva tutti. Abbiamo un motivo valido per odiare ognuno di quei sopravvissuti. Odiare o temere, nel caso ci trovassimo a vivere forzatamente con loro.

Una delle trasformazioni dei personaggi
The Divide è un film che riesce dove un’altra pellicola con una tematica simile, solo dal punto di vista della clausura forzata, fallì. The Hole infatti, sebbene ci mostrasse alcune brutture dell’essere umano, non riuscì a trasmettere la stessa angoscia, lo stesso senso di realismo. In fondo siamo coscienti che potremmo davvero trasformarci in folli se fossimo costretti a vivere in un sotterraneo per settimane, mesi, razionando cibo, vedendoci strappare qualcuno di caro, immaginando che là fuori non c’è più nulla o magari c’è tutto. E non aspettatevi di sapere chi, come e perché riguardo all’attacco nucleare. Non è quello il punto che vuole mettere in luce il film, piuttosto la bestia che si cela in fondo all’uomo, e l’olocausto nucleare è solo un pretesto per mostrarcelo, il mezzo per darci questa spietata analisi.
Un film drammaticamente realistico e angosciate. Sconsigliato agli amanti dei film catastrofici per famiglie.