Anno: 2014Durata: 132'
La trama (con parole mie): Robert McCall è un uomo solitario con abitudini radicate e ben definite, dedito al ricordo della moglie ed alla riuscita nell'impresa di leggere i cento libri da "una volta nella vita" che l'amata non riuscì a portare a compimento, così come ad aiutare chiunque pensi ne abbia bisogno, fosse anche soltanto di una pacca sulla spalla.
Un uomo tutto d'un pezzo, protagonista di una vita goduta, ma all'apparenza anonima.Peccato che, a dispetto dell'apparente normalità, Robert McCall abbia un passato da spaccaculi supremo dei servizi segreti che cerca con tutte le forze di non far tornare a galla, un pò come la sua incredibile capacità di fare fuori praticamente chiunque gli si ponga di fronte con l'idea di fermarlo ad una velocità da fare invidia agli Expendables tutti.Quando una giovane prostituta nei guai con la Mafia russa conquista la sua simpatia, il buon Robert tornerà a rispolverare il suo io di un tempo, e per i malviventi ed il loro apparentemente intoccabile ed onnipotente boss inizierà un incubo senza fine.
Avete presente quel vecchio adagio che recita "l'uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto"?Probabilmente, e per il sottoscritto, in questo momento non esiste altra definizione che questa, se rapportata ai film, per The equalizer.Quando, qualche settimana fa, con il mio eterno rivale Cannibale parlammo dei titoli in uscita per il weekend che ci attendeva, bollai il lavoro di Fuqua come una cosetta da poco dalla quale non aspettarsi troppo, incuriosito soltanto dalla partecipazione del Denzellone di noi tutti e dall'idea del mio fratellino Dembo che si sarebbe trattato di una di quelle bombe come piacciono a noi vecchi Expendables: un rischio, dunque, ed una vera e propria scommessa vinta dall'appena citato Fuqua, autore di cose molto interessanti come Training day - che regalò l'Oscar proprio a Washington - o il piacevolissimo Shooter e di altre assolutamente terrificanti come Olympus has fallen.The equalizer, infatti, ed in barba proprio a Sly e soci, potrebbe essere considerato ampiamente come il miglior action movie dell'anno, spassoso come pochi, implausibile, fracassone, tamarro e tosto come si conviene al genere, forte di un protagonista in spolvero incredibile e molto legato ad un impianto narrativo in pieno stile anni ottanta, i tempi in cui gli Schwarzy ed i Bruce Willis di turno facevano a gara tra un Die Hard ed un Commando a chi finiva per massacrare più criminali dal primo all'ultimo minuto di pellicola.In questo senso raramente ho visto un main charachter - ovviamente tutto d'un pezzo, cazzuto, dal sangue freddo ma dal cuore caldissimo rispetto al raddrizzare i torti subiti dagli innocenti - dominare in modo così netto e devastante i suoi avversari, praticamente senza patire il confronto con i criminali di turno convinti di riuscire a metterlo con le spalle al muro - e qui torna sempre la tipica domanda retorica di casa Ford: ma se tu sei un cattivo di serie b di una tamarrata di questo genere, cosa ti farà mai pensare di poter avere anche la benchè minima possibilità di sistemare il Denzellone del momento? -.Ad ogni modo, il buon Denz - che è in forma ottima, considerato che anche lui non è propriamente più quello di vent'anni fa - si concede non solo il bello ed il cattivo tempo con tutti i suoi avversari, ma anche di non fare affidamento sul sorriso da mascalzone e la favella mostrata in cose come il fantastico Inside man o il divertentissimo - ed altrettanto ben riuscito film action - Cani sciolti: il suo Robert è una sorta di lupo solitario, un samurai all'americana con pistola ed addestramento da corpo speciale cui anche il Jack Bauer migliore parrebbe fare un baffo, pronto a prendere le difese dei deboli e degli oppressi e a non lasciarsi intimidire neppure dal peggiore dei malvagi pronto a minacciare gli uomini timorati.Il suo confronto con la nemesi nonchè agnello sacrificale Teddy, problem solver in stile Mr. Wolf della Mafia russa, al tavolo del ristorante in quello che è, di fatto, il preludio allo scontro decisivo, è il riassunto perfetto di questo film piuttosto lungo - ma per nulla noioso, sia chiaro -, senza fronzoli e tagliato con l'accetta neanche fosse i capelli a spazzola di Schwarzenegger ai tempi d'oro: Bene e Male uno di fronte all'altro in un locale affollato, con il primo che ricorda al secondo a quale posto dovrebbe accomodarsi, appoggiando il suo culo pesante e godendosi la cena per evitare di uscire allo scoperto e farsi asfaltare senza neppure bisogno di un pò di straordinari per chiudere la pratica.Forse sarà tagliato con l'accetta e privo dell'ironia che questo tipo di pellicole hanno sfruttato - in alcuni casi alla grande - in tempi recenti, e non farà sfacciatamente leva sull'effetto nostalgia dei vecchi residuati come il sottoscritto che, in mancanza di alternative, finiscono periodicamente per rispolverare i dvd con protagonisti i vari Van Damme, Russell, Stallone, Seagal e chi più ne ha, più ne metta dei tempi, eppure The equalizer si avvicina clamorosamente alle atmosfere ed alla profonda sensazione di goduria che, a quei tempi, si provava quando ci si poteva immedesimare nel John McLane della situazione.E ad ogni colpo menato dal Denzello, o torto raddrizzato al ritmo delle mazzate che il risvegliato Bob si riserva di dare ai cattivi, uno spettatore come me non può che saltare sulla poltrona con la stessa esaltazione ed il traboccante entusiasmo di quando, sul finire degli anni ottanta, si imitavano al parco le mosse dei propri beniamini, passati dall'essere cartoni animati a figure in carne ed ossa agli occhi del mondo adulto assolutamente implausibili eppure mossi da uno spirito che resta ancora oggi una chimera per tutti - o quasi - i registi pronti a percorrere questa strada tamarra senza dubbio, ma non per questo semplice o semplicistica.E per noi amanti di botte, esplosioni e tutto ciò che è semplice, diretto e pane salame, una vera manna dal cielo.
MrFord
"Feels like a close, it's coming to
fuck am I gonna do?
It's too late to start over
this is the only thing I, thing I know."Eminem - "Guts over fear" -