Ad Aaron Eckhart cancellano la vita per poi farlo sparire, ma non sanno che la sua vita era già una copertura della CIA.
Titolo: The Expatriate – In fuga dal nemico
Regia: Philipp Stolzl
Cast: Aaron Eckhart
Protagonisti: Spie
Materia: Cospirazione
Energia: Indagini, Fuga
Spazio: Belgio
Tempo: 2010
Ben Logan è un’americano in Belgio dove lavora per una multinazionale testando dispositivi di sicurezza, ex agente CIA bandito dagli Usa oramai svolge una vita mirata a ricucire il rapporto con la figlia, lontano dagli intrighi dell’agenzia.
Una sera, prima di rientrare a casa con la figlia, passa dall’ufficio trovandolo svuotato, niente persone niente attrezzature, nessuno risponde al cellulare.
Insospettito, l’ex agente, capisce subito che sotto ce qualcosa di grosso e inizia subito a investigare su cosa è successo cercando di non mettere in pericolo la vita della figlia.
Nell’ospedale più vicino trova tutti i suoi ex colleghi, all’obitorio, tutti morti per motivi diversi, ma chiaramente uccisi.
E’ il momento di sparire per indagare nell’ombra riallacciando i vecchi contatti con la CIA.
Al buon ritmo e pathos iniziale segue l’interesse per la cospirazione che man mano prende forma, dopodiche diventa un lento e inesorabile scemare nell’ovvio.
Cast insufficiente, la sola buona prestazione di Eckhart non può bastare ad alzare il tono della pellicola.
Frase del film: Il tuo capo ha dimenticato un pezzo.
Voto finale: Insufficiente