alla presentazione del film era presente uno dei due registi, Higuchi Shinji (l'altro è Inudou Isshin, quello di Joze to tora to sakana tachi). questo film era pronto per la distribuzione già un paio di anni fa, ma ne è stata ritardata l'uscita a ridosso dello tsunami che ha devastato il Nord del Giappone per via di un paio di scene di allagamenti che si temeva avrebbero turbato le persone. la pellicola ha una durata non indifferente, ma corre via liscia e senza intoppi. vi si narra un episodio storicamente avvenuto nel 1590 che appartiene alla categoria Davide contro Golia. il potente signore della guerra Totoyomi Hideyoshi (Ichimura Masachika) vuole unificare il paese e, forte di un grosso esercito e di sufficienti mezzi economici, è a un passo dallo riuscirci, se non che incontra sul suo cammino di conquista il castello di Oshi, soprannominato il castello galleggiante perchè sorge in una zona di paludi e risaie. questo castello, insieme ad altri, fa parte del feudo di una famiglia che gli si oppone; per evitare inutili tira e molla e impaurirli per farli capitolare subito, Totoyomi gli spedisce contro un esercito di 20.000 uomini capitanati dall'insicuro Natsuka (Hira Takehiro). costui quindi parte insieme agli altri due bracci destri del capo, ovvero il riflessivo Otani (Yamada Takayuki) e il subdolo Ishida (interpretato da Kamiji Yusuke, un attore che ho visto in parti minori in molti film). nel frattempo a Oshi il figlio del castellano, lo svampito Narita Nagachika (Nomura Mansai), si intrattiene cantando e danzando insieme ai contadini che seminano, mentre i guerrieri Sakamaki (Narimiya Hiroki), Izumi (Yamaguchi Tomomitsu) e Tanba (Sato Koichi, visto in Gonin e Sapuri) fremono per battersi. il signore del castello preferirebbe arrendersi e buonanotte, ma non può fare torto alla famiglia con la quale ha un debito d'onore, quindi sceglie di fare il doppio gioco: parte con un piccolo esercito, ma in segreto invia un messaggio a Totoyomi dicendo che Oshi gli aprirà le porte senza sparare un colpo. infatti pare che le cose debbano andare esattamente così... se non che quando Ishida si presenta per dettare le condizioni della resa, ottiene di fare girare le palle a Narita, il quale lo manda a quel paese e dichiara guerra. il problema è che tra soldati e contadini, il suo esercito ammonta solo a 500 uomini... ci crederete? riescono a dare del filo da torcere ai nemici, suscitando perfino la loro ammirazione. un film d'azione dunque, che schiera un cast niente male (presenti anche Eikura Nana e Nakao Akiyoshi). i personaggi sono ben caratterizzati e spiccano ognuno per la propria particolarità: dall'anomalo samurai pasticcione Narita all'irruento Izumi, dal giovane scavezzacollo Sakamaki al riflessivo e fortissimo Tanba. tutti fanno del loro meglio, come da copione, arrivando all'epilogo che forse lascerà qualcuno con un po' di amaro in bocca. decisamente ben fatte e impressionanti le due scene degli allagamenti. durante i titoli di coda, ci vengono mostrati i luoghi come sono ora: il castello è stato demolito e gran parte della palude prosciugata, però restano ancora tracce del grande argine costruito dagli assedianti.
foto di gruppo dei personaggi principali;
sono riconoscibili, in alto da sinistra: Yamada, Hira e Kamiji.
in basso, da sinistra: Narimiya, Eikura, Nomura, Sato e Yamaguchi