Magazine Diario personale

the garden

Da Madhouse @serenamadhouse
L'ultimo sabato d'inverno, un giorno di sole, un raro giorno di sole...
Ecco quando sono state scattate le foto che vedrete qui sotto..
Il dove è il giardino di Villa Oliva Buonvisi , più che un giardino un parco.
La Villa si trova a San Pancrazio (Lucca)...
Il perché pubblico queste foto oggi è che un gran bisogno di luce e bellezza, e in questi luoghi c'è quella calma classica mescolata a un'affascinante inquietudine che ha il potere di strapparmi dalla realtà.
E' stata una settimana pesante questa, dopo un  piacevole finesettimana e un lunedì passato dalle mie parti, il ritorno a Pescia non è stato dei migliori.
-martedì l'alzare la voce con quelli del mov5stelle. Non mi piace alzare la voce, soprattutto farlo con estranei, ma è stata una cosa che non potevo trattenere, vista l'assurdità delle loro pretese (accettare CasaPound, tradire i valori della Costituzione - e dell'ANPI- per cercare di risolvere un mediocre problema di cattivà gestione urbanistica di una città mediocre, razzista e piena di illusioni e veleni come Pescia). La cosa peggiore è rendermi conto della loro superficialità, della loro incapacità di fare collegamenti (tipico italiano purtroppo)tra una cosa e l'altra, voler distruggere tutto a partire dalle cose positive. Questo come cittadina italiana non l'accetterò MAI... però... come mi ha fatto stare male questa cosa...
-mercoledì aprire la porta di casa e trovarmi di fronte alla badante del quinto piano in lacrime, perchè la signora che bada era caduta per terra e non riusciva a rialzarla, sono corsa su, vi risparmio i dettagli, che vita miserevole che fa questa donna lavoratrice straniera, vi dico solo che anche in due rialzarla e metterla sul letto è stata un'impresa titanica e disperata, alla fine mi son venuti pure i muscoli!Ma a parte questo mi ha fatto riflettere su tante cose, su come la bellezza della vita sia così effimera e talvolta intutile..
-giovedì il mio lui che ha fatto la gastroscopia e per i suoi problemi di non digestione, e questo per me è già un piccolo incubo, io non sarei mai capace di fare un esame simile, ho sempre pensato che avrei risolto i miei problemi di salute futura con una bella overdose, sono una CODARDA.
-venerdì ricevuto invito a una cosa a cui non potrei mia partecipare, per il naturale corso degli eventi, ma so già che non sarà tutto così lineare.
Ecco questo è un riassuntino che serve più a me che a voi, anzi mi scuso per avervi annoiato, ma ogni tanto mi permetto d sfruttare il blog come terapista.
Vi lascio alle foto.
mad

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Cominciamo la visita con le stalle, il luogo che mi addice di più, eccomi di fronte alla mangiatoia...


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The Buonvisi stables are grat artistic merit and linked to a strange legend.

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L'ombra della grata mi ha trasformato nerlla figlia di... Mastro Ciliegia! sob

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il mio coraggioso  Lui in compagnia di un omino della tabacchiera, alle sue spalle la piscina da dove c'è una vista che arriva fino ai monti pisani..

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La Fontana delle Cascatelle- dettagli


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Marco verso il Caffee House tra gli alberi..


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il retro della Villa

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Mad nel Caffé House, tra gli alberi di Leccio


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una delle simpatiche creature che si incontrano nel parco..


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DIANA


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Gufiamo insieme???

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dettagli del parco e la limonaia


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la serra e la Fontana dell'Abbondanza...so sexy

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la signorina delle camelie


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la fontana della Sirena.dettagli


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tra le spine


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Il loggiato, imponente, in pietra di Matraia, con colonne a blocco unico. L'unic villa lucchese col loggiato su due piani.


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Il grottesco di fronte alla facciata della Villa


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CLEOPATRA

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allegorie..lucchesi!!


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la porta della cappella dov'è sepolto il principe Poniatowski e da dove provenivano strani versi..gasp!


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la Chiesa di san Pancrazio, a due passi da Villa Oliva e Villa Grabau


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Monumento ai caduti della prima guerra mondiale

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Villa Oliva ci saluta...


VILLA OLIVA-ARCHITETTURALa particolare morfologia del terreno, caratterizzata da una duplice pendenza, fece sì che l'impianto del giardino fosse suddiviso in ripiani posti a quote diverse collegati tra di loro attraverso piccole rampe di scale. Questi piani derivano dalla spartizione dell'intera proprietà in tre zone, definite da i due viali principali: quello orizzontale che corre parallelamente al fronte della villa, e quello verticale che collega il cancello d'accesso sud con il portone dell'abitazione. Mentre il piano, definito dal viale di cipressi e il muro di cinta ad ovest, ospita una zona prevalentemente agricola, negli altri due piani si snoda il giardino.
Il monumentale ingresso decorato su ogni lato da due pilastri, collegati da fasce orizzontali in marmo bianco intervallate da pietra grigia, fa da quinta scenica al lungo viale di cipressi che conduce alla villa. Parallelamente a questo, ma ad un livello inferiore, corre un lungo viale di carpini, originariamente utilizzato per il passeggio delle carrozze. Lungo il viale di cipressi, circa a metà del percorso, si incontra, sulla destra, prima una stanza di verzura, composta da essenze di tasso e alloro e arredata con un tavolo e due panche in pietra, poi sempre sullo stesso lato, il sistema delle tre fontane, poste in asse tra di loro. La prima fontana, addossata al muro di cinta, è sovrastata da un timpano che sorreggeva uno stemma, oggi scomparso, e mostra nella parte centrale l'immagine di una sirena alata ai lati della quale si trovano due grossi pilastri. La seconda consiste in una vasca rotonda a zampillo, posta al centro di un prato. La terza è una cascata a gradoni ornata di tufo, statue in terracotta e decorazioni in altorilievo. Sullo stesso lato è posta una ragnaia, composta da un boschetto di lecci, nella quale sono collocate una scultura in pietra raffigurante un barbagianni e una grande statua in terracotta di Diana che alludono al significato e all'utilizzazione del luogo.
Poco più oltre un belvedere coperto da una volta vegetale in tasso potato. Sul retro della villa è posto un grande cortile ovale chiuso da una siepe curva di lecci dal disegno elaborato, al centro della quale si trova una grotta, costituita in prevalenza da blocchi di tufo e stalattiti, combinati e disposti in modo da formare anfratti e rientranze. Nel 1770 si concludevano i lavori di sistemazione voluti da Francesco Buonvisi: l'apertura di un nuovo ingresso a ovest e la costruzione delle scuderie e di una palazzina. (da wikipedia)

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