In campo cinematografico, ci sono sigle e sigle.
Personalmente, penso che l’intro sia divenuto il nuovo biglietto da visita di un buon film. Ritengo che i tre James Bond con Daniel Craig sarebbero stati meno affascinanti privati delle loro belle sigle iniziali, con musiche composte da ottimi artisti (Cornell, Keys e White, Adele). Insomma, un film è bello anche per la sigla, fatto che ci dimostrano ampiamente tutte le pellicole di Tarantino.
Quando ho visto per la prima volta The girl with the dragon tattoo rimpiangevo la versione svedese per l’ottima intepretazione di Noomi Rapace: al di là del fatto che io mi sia dovuta ricredere, vista l’ottima intepretazione di Rooney Mara e l’indubbia qualità del prodotto (determinata da un non trascurabile fattore denaro e dal fatto che il regista fosse David Fincher), ho apprezzato la sigla.
Giocata su toni scuri scurissimi che più tetri non si puo’, è un insieme di elaborazione grafica e atmosfere soffocanti, che ben anticipano la pellicola. Inoltre, dettaglio non trascurabile, il brano che accompagna l’intro è la cover Immigrant song dei Led Zeppelin realizzata dal duo improvvisato-ma-mica-tanto Trent Reznor & Atticus Ross con la voce di Karen O. Non sono una amante delle cover, a meno che non siano ben realizzate, e questa è magnifica.
Se non avete già visto questo film, guardatevelo. Come assaggio vi posto il video dell’intro, godetevelo!
n.b. Trent Reznor è lo one man band dei NIN (Nine Inch Nails), band attiva dagli anni ’80. Nel film, David Fincher ha reso omaggio a Trent Reznor non solo attraverso i pezzi della colonna sonora ascoltati da Lisbeth, ma anche tramite la maglietta indossata dall’amico hacker della giovane.