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The Golf Club (Recensione Pc)

Creato il 02 settembre 2014 da Edoedo77

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HB Studios è pronta a scendere sui green virtuali con The Golf Club. Dopo una lunghissima fase in Beta con accesso anticipato su Steam per Pc, la simulazione golfistica è uscita in versione definitiva per computer ma anche per PlayStation 4 ed Xbox One da un paio di settimane.

Da notare come su console Next-Gen, questo gioco sia, al momento, praticamente l’unico titolo del genere vista la pausa della serie golfistica di EA Sports.

Noi vi parleremo della versione Pc che abbiamo lungamente testato già in fase Early Access. Da allora, non ci giriamo attorno, diverse cose sono decisamente migliorate ma sembra esserci ancora del lavoro da fare. Andiamo con ordine però.

MI RITORNI IN MENTE…

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Fin da subito, l’approccio a The Golf Club sembra diretto fortemente alla simulazione. Non c’è troppo spazio per i fronzoli ma si va dritti al dunque. E questo è un fatto positivo. Avremo la possibilità di giocare una partita da soli o in compagnia, di disputare un match completo (giro da 18 buche) o un torneo completo.

Manca, purtroppo, una modalità carriera che gratifichi il giocatore come quelle presenti nella serie PGA o quando esisteva in Links (parliamo dell’edizione sulla prima Xbox). Purtuttavia, ci ritorna in mente, benché con una grafica moderna, il buon vecchio Links o altre produzioni degli anni ’90 come ad esempio le quasi ancestrali produzioni Accolade.

Vuoi per la presenza massiccia di un editor, vuoi perché si dà più attenzione al gameplay giocato ad alla creatività del giocatore che proprio con i tool per la realizzazione dei propri campi da golf dei sogni può dare sfogo alle sue idee. Le sensazioni di un ritorno (evviva) al passato sono sono fortissime.

EDITOR POTENTISSIMO

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Parliamo dell’editor di gioco, una delle caratteristiche principali di The Golf Club. Permette con pochi click di realizzare un percorso completo di 18 buche e di personalizzarlo a proprio piacimento con qualunque cosa si voglia.

Se poi si vuole andare ancora più in fondo, si può selezionare ogni singola buca e modificarla secondo le proprie esigenze. Inserire infidi bunker di sabbia, deliziosi (ma pericolosi) laghetti, vegetazione, pietre, alture, depressioni ed altri tipi di “decorazione”.

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Il vostro campo da golf dei sogni sarà pronto grazie all’editor che nelle settimane scorse ha avuto un grosso attestato di stima vista la collaborazione di HB Studios con Greg Norman, Lo Squalo australiano ed uno dei maggiori interpreti di questa disciplina.

Questa è la punta di diamante del gioco che non ha licenze ufficiali salvo questa. C’è però molta sostanza. E la possibilità di realizzare qualunque cosa con l’editor e condividerla con il pubblico su Steam rende la longevità di questo gioco piuttosto elevata e mai a rischio di ripetitività.

GIOCARE E’ SEMPLICE, PADRONEGGIARE NO

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Andiamo al punto nodale di ogni gioco: il gameplay. Vi diciamo subito che sarà facile apprendere le meccaniche ma che sarà davvero difficile padroneggiarle al meglio. Sono confermate le nostre Prime Impressioni: gameplay intuitivo ma difficile.

In The Golf Club, come abbiamo già accennato, vige uno stile simulativo per cui la difficoltà sta sempre dietro l’angolo. Un tiro sbagliato può compromettere la vittoria di un torneo, come peraltro avviene nella realtà.
E’ assolutamente raccomandato un joypad per eseguire le fasi di tiro perché il mouse spesso e volentieri potrebbe tradire in quanto meno preciso in questo frangente.

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Per tirare si utilizza l’ormai consolidato metodo con lo stick, per cui essere decisi permette di effettuare traiettorie più precise con la potenza desiderata. Purtroppo notiamo, benché questo particolare sia stato migliorato notevolmente dalla versione Beta, qualche piccolo ritardo nella risposta dei comandi.

Dopo ore di pratica, la figura barbina è sempre in agguato e finire sull’erba alta anziché sul fairway può dare i suoi problemi.
Il gioco, infatti, tiene conto in modo quasi ossessionante della superficie sulla quale la pallina atterrerà. Non che sia una novità, già dai tempi di World Class Leaderboard (stiamo parlando di fine anni ’80, inizio anni ’90) qualche cosa a tal proposito c’era. Ma in Golf Club, chiaramente, viene esaltata.

Uscire da un bunker di sabbia, o finire sull’acqua può essere una costante (frustrante) che accompagna le nostre prime partite. Ma va bene così: non si può pretendere di essere come Lotti (personaggio di un famoso cartone animato giapponese famoso nella seconda metà degli anni ’80).

Restare sul Par (ovvero finire la buca nel numero di colpi prestabilito) sarà un’impresa. Punteggi con + benché sgradevoli saranno la regola anche dopo qualche ora di pratica.

Fare un birdie o un eagle, almeno nelle prime fasi di gioco, sarà un’impresa leggendaria (non parliamo degli albatros), anche se il campo in cui vi troverete sarà relativamente facile… ma nel golf, buche facili non esistono e bisognerà stare attenti anche al vento.

Anche eseguire un putt sarà particolarmente ostico e riuscire a leggere il green, anche con l’ausilio dell’apposita griglia potrebbe non essere una passeggiata.

La pratica, dunque, e la concentrazione, serviranno a migliorare le proprie propensioni. Il gioco, offre una vasta gamma di scelte da compiere, la mazza (nonostante i suggerimenti del caso) ma anche il tipo di tiro (approccio, o bordata, o anche un tiro basso e teso per evitare le fronde degli alberi), sarà tutto a discrezione nostra. L’esperienza aiuterà a concludere il processo di miglioramento.

TECNICAMENTE PARLANDO

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Dal punto di vista tecnico, The Golf Club ci è piaciuto. Attenzione, non è un gioco esente da pecche ma tutto sommato riesce a farsi apprezzare. A livello visivo possiamo notare un valido impatto fotorealistico, soprattutto se decideremo di giocare con i dettagli alti.

Questo, però, a patto di avere un buona scheda grafica perché il gioco è piuttosto esoso in termini di richieste hardware. In caso contrario, meglio evitare perché poi gli scatti, gli effetti pop-up minerebbero anche il gameplay.
Su questo, HB Studios, deve continuare a lavorare per ottimizzare ancora di più il suo gioco.

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A livello grafico, la cosa migliore è la grandissima varietà offerta oltre a qualche tocco di classe qua e la come, ad esempio, la resa dell’acqua e le animazioni durante il gameplay.
Potremo giocare in campi incastonati in deserti di pietra e sabbia, o immergerci nella natura più dolce avvolti da conifere e laghi incantevoli (ma sempre infidi come i bunker di sabbia) o ancora cimentarci in green inerpicati su altura aspre o gentili.

Il sonoro si attesta su livelli standard. Oltre ad un commento sulle nostre prestazioni, troviamo effetti sonori ambientali che ci accompagnano durante le partite e musiche rilassanti nei menu.

Niente che passi alla storia, dunque.

CONCLUSIONI

The Golf Club si propone di dare un po’ di freschezza al genere dominato dall’epopea Electronic Arts. Il gioco vanta un buon comparto grafico (davvero gradevole ai massimi livelli di dettaglio), con un gameplay credibile anche se a volte frustrante.

Il tutto viene complicato dal fatto che la risposta dei controlli non sempre è adeguata e nonostante i miglioramenti, questo fatto potrebbe essere alquanto fastidioso perché aggiunge ulteriore difficoltà ad un titolo realistico ma che potrebbe essere non adatto a tutti. E c’è anche da migliorare l’ottimizzazione visto che sono visibili alcune imperfezioni e rallentamenti.

Uno dei punti forti del gioco è senza dubbio l’editor, davvero potente e versatile che fin dalle prime battute permette la realizzazione del campo da golf dei sogni. In rete ci sono già centinaia di golf club in giro.

Manca, invece, quella che sarebbe la ciliegina sulla torta: una modalità carriera con tanto di possibilità di migliorare le caratteristiche del proprio golfista. E’ probabile che gli autori abbiano un’altra idea. Non tanto sulla modalità carriera che sarebbe carina ma sul fatto di migliorare la caratteristiche del proprio atleta. E’ probabile che il loro pensiero sia diverso e che puntino sulla pratica costante ed un miglioramento dell’utente piuttosto che del suo alter-ego.

Certo, è possibile giocare online e prendere parte a classifiche. Ma la Carriera avrebbe aumentato ancor di più lo spessore.

Qualcuno potrebbe anche far notare che mancano le licenze. Ma poco importa. Almeno per noi. In conclusione consigliamo il gioco agli amanti del golf che potranno immergersi in partite su migliaia di buche (potenzialmente infinite) affinando la propria tecnica. Ah, altra cosa: i menu sono in italiano. Il che non guasta. Se siete amanti della natura, della simulazione e non avete paura delle difficoltà, beh, The Golf Club fa al caso vostro. Decisamente.

PREGI: Gameplay solido e credibile. Editor potentissimo. Longevità potenzialmente infinita. Grande varietà.

DIFETTI: Manca la modalità Carriera. Avremmo gradito un sistema di progressione del golfista. Ancora qualche problema nella risposta del controller ai comandi. Qualche difettuccio tecnico qua e la. Ottimizzazione da migliorare.

VOTO: 8/10.


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