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The Goode Fight di Seth King

Creato il 09 gennaio 2015 da Anncleire @anncleire

 The Goode Fight di Seth King

 

“The Goode Fight” è il romanzo d’esodio di Seth King che io non avrei mai scoperto se non avesse iniziato a seguirmi su Instagram (vi assicuro che è un gran bel vedere XD) e per la mitica Fede (una delle ragazze che mi segue ma che io adoro <3) e che mi ha subito intrigato perché francamente un uomo che scrive romance ha sempre il suo fascino. La storia, intrigante e sorprendente mi ha conquistata e pur non prendendomi bene perché un po’ troppo violenta mi ha indotto a seguire King di cui sentirete ancora parlare sul mio blog!

 

In un punto della vita in cui tutto sembra minaccioso, la lotta per trovare l’amore può essere la cosa più spaventosa di tutte – nel caso di Taylor Haney, potrebbe essere addirittura mortale.

Sono cattivo – ma non voglio più essere cattivo.

Infatti, mi sono lasciato alle spalle la vita che conducevo a Nashville e ho rinunciato all’amore per sempre, queste le uniche cose che mi impediscono di cedere alle mie vecchie abitudini e rovinare tutto di nuovo, e sto andando bene a far finta di essere buono – finché non ho incontrato Taylor Haney. Ora non faccio altro che pensare a Taylor. Il suo sorriso timido… il modo in cui intreccia le mani quando è nervosa… i suoni che emette quando la lego alla testata del mio letto e le faccio di tutto… il modo in cui ottengo uno sprazzo di eternità quando mi perdo nei suoi occhi… E quel piccolo sentimento d’amore è la cosa peggiore di tutte, perché significa che sto infrangendo tutte le mie vecchie regole ora – e significa che nessuno è salvo. Specialmente Taylor.

Perché l’ultima ragazza di cui mi sono innamorato giace al momento nel Cimitero di Brentwood.


Non ho mai nascosto il fatto che leggo libri erotici, con una cadenza che farebbe orrore alle persone che mi conoscono nella mia vita fuori dal blog. Non che me ne vergogni, mi arrogo il diritto di leggere quello che voglio, senza la pretesa di nascondermi dietro convenzioni. Non tengo di conto i pregiudizi, non mi sono mai nascosta, anzi. Mentre ero a Bruxelles, un giorno alla fermata della metro, sfoggiavo con orgoglio uno di quei libri che sono stati battezzati dalla mia coinquilina “libri porno”.  Questo è uno di quei libri che non si preoccupano di mostrare il lato rude dei rapporti sentimentali. Seth King narra una storia senza fronzoli, grezza e impressionante, che graffia e lo fa in modo stupefacente.

Stellan Goode e Taylor Haney si alternano nella narrazione in prima persona e lo fanno con la convinzione di aver ragione entrambi. Taylor è all’ultimo anno di college e la pervade quella sensazione di irrealtà e insicurezza di chi non sa dove sbattere la testa. Tra pochi mesi sarà sbattuta nel mondo reale, al di fuori della rassicurante calma universitaria e dovrà combattere per affermarsi e trovare un lavoro. È una ragazza che si è sempre adattata alle situazioni, che non ha neanche tagliato  i ponti con chi le faceva del male per abitudine e un senso di inadeguatezza che l’ha sempre accompagnata negli spiragli della sua vita. Incontrare Stellan è come finire nel mezzo di una lotta armata, un colpo sparato senza preavviso che solleva il cumulo di scuse che si è sempre raccontata come timidi uccellini spaventati. Per la prima volta nella sua vita sa che deve impegnarsi per ottenere ciò che vuole e i suoi tentativi si frangeranno contro una corazza forte e apparentemente indistruttibile. Stellan è un uomo che sa quello che vuole, vivere la sua vita in pace e senza traumi, ma che non riesce a farlo. Un uomo della sua bellezza e della sua tempra non può essere lasciato in pace. Né dalla sua famiglia che non capisce il suo bisogno di pace, né dalle persone che lo circondano che lo bramano. Incanalare la sua rabbia diventa un imperativo nei confronti della donna che lo circonda, come una morsa. Il suo passato irrompe gli argini della sua quotidianità e gli impone di affrontarlo, anche quando lui ne rifugge con sicurezza. Ma è una necessità impellente, come quella che sente quando posto in contatto con Taylor. La sua quasi ossessione è alimentata dalla fobia verso sé stesso, e gli avvenimenti hanno contribuito a renderlo una bestia sull’orlo della distruzione delle sbarre che la rendono prigioniera. Una doppia personalità, una sorta di doppio, come quello famosissimo di Stevenson, e una forte propensione al dramma.

Ho apprezzato moltissimo lo stile di King, la sua  attenzione alla religione e ai dettagli, la sicurezza con cui si spinge nelle scene erotiche, piene di passione, ma ho storto parecchio il naso con l’innamoramento lampo. Le storie di pochi giorni mi lasciano sempre interdetta. Certo non posso negare che le circostanze in cui si sviluppa non sono normali, ma pochi giorni non bastano per scaturire un sentimento di tale portata.

Non ci sono moltissimi personaggi secondari, anche perché la storia è completamente incentrata sui due protagonisti che occupano gran parte dell’azione.


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