PRESENTI SPOILER AMMAZZAFILM!
Sono seriamente in difficoltà...
Perchè The Hamiltons, a differenza dei film horror in catena di montaggio di questi tempi, è un film che tenta qualcosa, forse non osa, ma tenta.
Tenta di dare una nuova visione all'abusatissimo tema dei vampiri (avete letto l'avvertimento? no? troppo tardi...).
Tenta di dare spessore psicologico ai propri personaggi.
Tenta di inserire tematiche forti e non banali all'interno della trama, non ultime quelle delle "devianze" (omosessualità, virgolette d'obbligo) o vere e proprie depravazioni (il rapporto incestuoso tra i due fratelli) sessuali.
A metà film sinceramente non c'ero ancora arrivato, anzi, stavo già pensando all'assoluta uguaglianza tra lo pseudonimo dei registi ("the butcher brothers") e
le vicende del film, quelle, almeno apparentemente fin lì, sembravano raccontare la storia di alcuni fratelli macellai.
Quattro fratelli per la precisione (insomma, non proprio precisione visto il finale...), ritrovatisi soli dopo la morte dei genitori. Il più grande ha un carattere abbastanza mite ma non riesce comunque a sottrarsi alla sua natura, anzi, è quello che probabilmente si dà più da fare in questo senso (anche se curiosamente, a differenza dei gemelli, non lo vediamo quasi mai in "azione"). Lui è il tipico esempio della persona che si vergogna di ciò che è ma non riesce farne a meno.
In mezzo stanno due terribili gemelli, maschio e femmina, assolutamente cinici e privi di scrupoli. Loro impersonificano la parte definitivamente cattiva di quello che sono. Il più piccolo invece cerca ancora di sfuggire a quello che è il suo istinto, cerca di trattenersi e razionalizzare, non riesce a giustificare il fine (sangue) con il mezzo che i fratelli usano (uccisioni). Ed anche la sua vita, a differenza di quella degli altri, spesa tra Eros e Thanatos, è la vita di un adolescente rinchiuso in sè stesso, un adolescente che fatica a trovare la propria identità, un ragazzo che vorrebbe staccarsi dalla propria famiglia ma è troppo forte il legame con essa per spezzarlo.
Il problema di The Hamiltons è nel dipanarsi della sceneggiatura e nella messa in scena. Troppi i passaggi non sufficientemente chiari ( come fa il più giovane a sopravvivere senza nutrirsi? perchè le ragazze vengono lasciate appese per giorni e non fatte fuori subito? perchè Lenny, il "mostro", viene tenuto nascosto e non è stato cresciuto con gli altri? com'è possibile che in ogni posto dove vanno a vivere, una volta partiti non lascino tracce o ricordi malgrado l'incredibile numero di omicidi, basta il cambio di nome?) , quasi inesistenti gli effetti, confusi alcuni passaggi temporali, regia e fotografia molto acerbe.
La rivelazione poi riguardo Lenny è davvero disastrosa e non nell'idea, ottima, ma nella realizzazione, nella scelta del piccolo attore e nelle crepe che crea a posteriori nel plot.
Però, il vampirismo visto come semplice malattia umana (possono vivere alla luce, ombre sullo specchio etc...) è interessante, io avrei addirittura evitato i 2 canini che si vedono nel finale. The Hamiltons alla fine è un film molto più umano di quello che sembra perchè malattia, problemi famigliari, difficoltà nella crescita e depravazioni sono temi quanto mai attuali.
Insomma, forse è da un verso troppo autoriale per le tematiche affrontate e dall'altro troppo amatoriale nella realizzazione.
Comunque un film diverso e per questo da premiare. E sti fratelli macellai, i registi intendo, meritano un'altra chance.
(voto 6,5)