USA, Emirati Arabi Uniti, India 2011
Titolo Originale: The Help
Regia: Tate Taylor
Cast: Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer, Bryce Dallas Howard, Jessica Chastain, Mike Vogel, Allison Janney, Sissy Spacek, Chris Lowell, Ahna O’Reilly, Anna Camp, Brian Kerwin, Leslie Jordan, Dana Ivey, Cicely Tyson, Mary Steenburgen, Aunjanue Ellis, David Oyelowo, Nelsan Ellis, Ashley Johnson
Genere: Drammatico
La trama in breve: La storia è ambientata a Jackson, nel Mississippi, durante la prima metà degli anni ’60. Skeeter, una ragazza bianca tornata in città dopo aver conseguito la laurea, si accorge di come la città sia “arretrata” rispetto a dove aveva studiato. In questo stato è presente una forte segregazione razziale e le donne afroamericane lavorano quasi tutte come domestiche di ricche donne bianche, avendo il compito di educare i loro figli. Per portare avanti un suo progetto editoriale Skeeter pensa di avvalersi dell’aiuto di Aibileen Clark, che ha pasato tutta la sua vita a crescre i figli di famiglie benestanti e che ha da poco perso suo figlio. Decide dunque di scrivere un libro per raccontare le condizioni in cui vivono queste domestiche.
Accolto dalla critica con giudizi assolutamente molto positivi a fine 2011, uscito però da noi in Italia a inizio 2012, questo “The Help” si presenta come un inconsueto ritratto del periodo razzista vissuto dagli Stati Uniti (e ovviamente non solo) fino all’inizio degli anni sessanta. Inconsueto perchè nei film che trattano il tema è più solito vedere i personaggi che lottarono per l’ottenimento dei diritti, oppure la cosa viene edulcorata tramite una storia d’amore.Non è il caso di questo film, che, avvalendosi di un cast corale quasi totalmente femminile di assoluto livello, riesce a portare allo spettatore un’emozione unica. L’opera ci fa vedere molte storie, tutte diverse, ma con un unico punto in comune: l’odio razziale. Che si vede in tutto, dal modo in cui vengono trattate le domestiche, fino ad arrivare alla loro presenza alle feste.
Prsonaggi apparentemente privati di ogni dignità, che però riescono ad acquistarne molta davanti allo spettatore. Infatti nella maggior parte dei casi sono proprio loro a mandare avanti le famiglie per cui lavorano, cucinando per loro o addirittura, nel caso più estremo, crescendo i loro figli. Personaggio fondamentale a tal proposito è quello della bambina di cui si occupa Aibileen. Tramite la sua innocenza e purezza lei ci fa capire quanto in realtà la presenza delle domestiche di colore fosse importante per l’epoca, affezionandosi molto a lei, infischiandosene di tutto ciò che ha intorno che le “imporrebbe” di trattarla come un oggetto.
Un’ottima sceneggiatura tratta dal romanzo “L’aiuto” di Kathryn Stockett, in cui ogni personaggio va a comporre la storia finale, interagendo nella vita di tutti gli altri e con quella dei padroni. Da sottolineare la buonissima prova di Jessica Chastain, che sto pian piano imparando ad apprezzare sempre di più grazie alla sua immensa capacità recittiva.
Voto: 7/8