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The Help (Tate Taylor, 2011)

Creato il 27 ottobre 2015 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Negli ultimi anni il cinema si è dimostrato particolarmente sensibile alla tematica delle discriminazioni razziali, offrendoci diverse occasioni per riflettere sui fenomeni di segregazione e violenza, con particolare riferimento alle vicende degli Stati Uniti e di quel Sud che tanto ha faticato a superare i pregiudizi derivanti da secoli di economia schiavista. Un argomento che, purtroppo, risulta sempre attuale, e che registi dalla profonda sensibilità hanno saputo trattare in modo incisivo e commovente. The Help (Tate Taylor, 2011)Pomodori verdi fritti alla fermata del treno, The butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca, 12 anni schiavo e Selma - La strada per la libertà sono solo alcuni dei titoli da ricordare assieme a The Help, pellicola del 2011 firmata da Tate Taylor tratta dall'omonimo romanzo di Kathryn Stockett.
Il film racconta la vicenda di Eugenia Phelan, detta "Skeeter" (Emma Stone), aspirante giornalista che, disgustata dal modo in cui vengono trattate le cameriere di colore a Jackson, nel Mississippi, decide di raccogliere le loro drammatiche testimonianze in un libro dal titolo The Help. Sfidando l'intera città e in particolare l'arrogante Hilly Holbruck (Bryce Dallas Howard), sua amica d'infanzia, convince dapprima Aibileen Clark (Viola Davis), poi Minny Jackson (Octavia Spencer), la domestica licenziata da Hilly ed entrata a servizio da Celia Foot (Jessica Chastain), a testimoniare gli episodi di discriminazione subiti, dalla totale ingratitudine dei loro 'padroni' verso chi cresce i loro figli con un amore di cui i genitori non sono capaci, all'obbligo di utilizzare bagni separati rispetto a quelli dei datori di lavoro. Ben presto, incoraggiate dalla tenacia di Aibileen e Minny, dalla determinazione di Skeeter nello sfidare le ipocrite signore di Jackson e dalla rabbia scatenata dall'incarcerazione della nuova domestica di Hilly, molte altre cameriere offrono ad Eugenia le loro esperienze, fino alla pubblicazione di un libro destinato a fare scandalo.
The Help (Tate Taylor, 2011)
The Help è un film che fa arrabbiare, suscita orrore e disprezzo verso ogni forma di discriminazione ma che, allo stesso tempo, si avvale di una narrazione tenera ed emozionante: impossibile non commuoversi di fronte alla nostalgia di Emma per la domestica di colore che l'ha cresciuta, impossibile non sostenere l'incredibile vendetta di Minny nei confronti di Hilly, impossibile non schierarsi con Celia, a sua volta oggetto del disprezzo delle altre casalinghe perché moglie dell'ex fidanzato di Hilly, ma decisa ad essere una donna più autentica delle sue detrattrici. In The Help, infatti, si intrecciano tante storie di donne in lotta contro qualche forma di stereotipo e pregiudizio: non solo Aibileen e Minny rappresentano la guerra alla violenza contro gli Afroamericani, ma Skeeter, decisa a coronare il suo sogno, è impegnata a decostruire l'immagine della perfetta moglie e donna di casa cui tutti, a partire dalla madre, vogliono che si adatti, mentre Celia, da tutti giudicata una volgare accalappiatrice di uomini, rivela un animo molto più sincero e profondo di quanto non possa apparire dalla sua maschera di svampita. Per le loro eccezionali interpretazioni sono state candidate all'Oscar sia Viola Davis che Jessica Chastain, ma solo Octavia Spencer ha conquistato, oltre al Golden Globe, la statuetta più ambita di Hollywood grazie alla sua capacità di suscitare allegria in una cornice tanto cupa per tematica; The Help è stato anche candidato ad essere il miglior film alla notte degli Oscar nel 2012, ma è stato battuto da The Artist. The Help (Tate Taylor, 2011) The Help, dunque, è un film che, pur utilizzando talvolta accenti da commedia, sa ricreare un complesso contesto storico e morale, restituendo storie che certamente sono state vissute in tutti i loro risvolti e dando loro i volti di tante donne unite dal desiderio di rivalsa. Tate Taylor ha realizzato un lungometraggio da vedere e rivedere senza che le emozioni si spengano, permettendo al suo spettatore di trascorrere un paio d'ore di intrattenimento unite ad una riflessione di tale portata da essere irrinunciabile.
C.M.Articolo originale di Athenae Noctua. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore e senza citare la fonte.

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