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The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista

Creato il 27 giugno 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Damian Dibben

Damian Dibben, inglese, lavora come sceneggiatore televisivo e cinematografico. È orgogliosamente londinese e vive a Southbank con il suo cane Dudley.

Sito dell’Autore: http://thehistorykeepers.com/

 

The History Keepers:

1. I Custodi della Storia, 2012
2. inedito

 

The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista
Titolo: I Custodi della Storia
Autore: Damian Dibben (Traduttore: O. Crosio)
Serie: Serie The History Keepers, vol.1
Edito da: Corbaccio (Collana: Narratori Corbaccio)
Prezzo: 16.40€
Genere: Young Fantasy, TimeTravel
Pagine: 336 p.
Voto: 
The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista

The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista
 
The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista
 
The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista
 

Trama: I genitori di Jake Djones sono scomparsi… e potrebbero trovarsi in qualsiasi punto del tempo e dello spazio. Alcuni membri della famiglia Djones custodiscono infatti un incredibile segreto: fanno parte dei Custodi della Storia, una società segreta che viaggia attraverso i secoli per impedire a nemici senza scrupoli di mescolare le epoche e di farne sparire addirittura alcune.

Alla ricerca dei suoi, Jake si ritrova così a viaggiare a ritroso dalla Londra del terzo millennio, facendo tappa alla Francia dell’Ottocento, alla Venezia del Cinquecento e infine a Punto Zero, il quartier generale della società, dove conosce un gruppo di straordinari agenti e viene a sapere della famiglia Zeldt e dei suoi piani per distruggere il mondo così come lo conosciamo… 

Recensione
di Momi&Nasreen

I Custodi della Storia è il primo libro della serie The History Keepers. Il romanzo, scritto da Damian Dibben, è pubblicato in Italia dalla Corbaccio. 

Protagonista di questa serie è Jake Djones, un quattordicenne londinese che, a vedersi, si direbbe un ragazzo normale con dei genitori normali. I suoi, infatti, possiedono un modesto negozio di igienici sanitari e, nei week-end, per risollevare le loro finanze non proprio rosee, sono soliti andare a qualche fiera nella speranza di arrotondare con qualche altra vendita. Fin qui sembrerebbe tutto normale, ma la storia non è così semplice. Non è mai così semplice.

In realtà i genitori di Jake sono dei viaggiatori nel tempo. E sono scomparsi. Jake, totalmente all’oscuro dei poteri posseduti dai suoi, si ritroverà di punto in bianco a conoscere nuove persone che lo aiuteranno a capire cosa realmente siano i genitori e quanto lui stesso sia speciale. Perché Jake è un viaggiatore nel tempo, uno dei migliori, grazie alla forma romboidale presente nei suoi occhi, che gli permetterà di viaggiare nello spazio e nel tempo anche indietro di 1000 anni.

Ma nella vita di Jake non tutto è andato come doveva. Solo pochi anni prima ha perso il fratello maggiore, ritrovandosi di fatto l’unico figlio su cui i genitori potessero riversare tutto il loro amore. Quella del fratello, inoltre, è stata una morte misteriosa; anzi, sarebbe meglio dire scomparsa misteriosa, visto che il suo corpo non è mai stato ritrovato.

Jake si ritroverà quindi a viaggiare nel tempo e nello spazio. Ad accompagnarlo, una zia svampita e una dolce ragazza di nome Topazia, proveniente da un’altra epoca.

Ammetto di aver avuto delle altissime aspettative su questo libro e di esserne rimasta in parte delusa. Reduce dalla Trilogia delle Gemme di Kerstin Gier, mi sarei aspettata qualcosa di più avventuroso, ma forse il problema è tutto nei destinatari del libro, e nell’età di questi, poiché il romanzo è più indicato per i ragazzini poco al di sopra dei 10 anni che amano sognare i viaggi nel tempo e che sperano, magari, di avere anche loro un gene che gli consenta di poter fare le stesse esperienze del protagonista del libro; mentre per me, ormai venticinquenne, questo libro è risultato un po’ fuori dalle mie corde e prevedibile.

Lo stile dell’autore è semplice, avvincente e coinvolgente. I personaggi vengono tratteggiati con cura, soprattutto i principali, mentre  gli altri vengono completamente lasciati al ruolo di vuote comparse. Perfino il “Cattivo” non è altro che un nome per tutta la durata del romanzo, cosa che può lasciare un po’ perplesso il lettore, soprattutto se giovane, perché fino alla fine non capiamo realmente contro chi e per cosa stiano combattendo i Custodi della Storia.

In definitiva, è un romanzo assolutamente consigliato ai ragazzi giovani intorno agli 8/11 anni come lettura estiva e fantasiosa, mentre, per chi sta cercando una lettura YA Travel Time, potrebbe trovare il romanzo poco coinvolgente e un po’ scontato. 

  

The History Keepers di Damian Dibben (I Custodi della Storia) + Intervista

 

 


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