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The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns

Creato il 13 novembre 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

The Hive (l’alveare) è il secondo capitolo del lisergico viaggio di che esplora di nuovo il mondo dell’adolescenza, dopo il capolavoro Black Hole, stavolta unendo suggestioni psichedeliche a reminiscenze dal mondo del fumetto, The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="279" width="212" alt="The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns >> LoSpazioBianco" class="alignright size-medium wp-image-59202" />in particolare e in modo del tutto esplicito Tintin. Se in X’ed Out i riferimenti a Tintin e in generale gli aspetti metafumettistici parevano prettamente iconografici, in The Hive tutto acquista un senso più chiaro. L’alternarsi tra la realtà, o i ricordi di essa, e il mondo della fantasia, lo spaesamento del protagonista diviso tra due dimensioni, il tutto simboleggiato dalle coincidenze tra albi a fumetti che appaiono durante la storia e le vicende del protagonista; ogni elemento mostra come uno dei livelli di lettura della storia abbia a che fare con la fascinazione per il fumetto e per un’infanzia trascorsa confondendo realtà e mondo della fantasia.

Si comincia veramente a comprendere di più di una storia che in X’ed Out mostrava soltanto un’introduzione senza suggerire al lettore una direzione chiara; direzione che sicuramente aveva in testa Burns, ma che al momento aveva tenuto per sé posando le fondamenta per un racconto che tuttora si prospetta di largo respiro.

Il protagonista del racconto, un adolescente che nel capitolo precedente si era già visto alle prese con feste, alcool,

The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="253" width="279" alt="The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns >> LoSpazioBianco" class="alignleft size-medium wp-image-59203" />aspirazioni artistiche e una vita casalinga fatta di quotidiana alienazione, vedeva la sua vita sdoppiata, catapultato in un mondo fantastico dagli sfondi orientaleggianti, popolato da individui mostruosi e vermi dallo sguardo allucinato.

Mentre X’ed Out era soprattutto una sequenza di immagini dal forte impatto che dovevano delineare il tono surreale del racconto e creare un atmosfera vertiginosa, The Hive mostra invece una struttura ben definita, cominciando a far intendere al lettore la presenza di un avvenimento destabilizzante nella vita del protagonista che lo ho portato a vivere le due realtà che si alternano nella storia. Nemmeno lui sa di cosa si tratti, quindi il lettore stesso si ritrova a ricostruire lentamente insieme al protagonista una serie di eventi, cercando di dipanare l’offuscata matassa dei suoi ricordi. È una narrazione che stavolta scorre, seppur misteriosa, assai limpida e intrigante.

Burns inoltre introduce una tematica ulteriore, quella della fotografia, di cui è lui stesso appassionato (si veda il suo libro fotografico The Eye, Drawn & Quarterly 2007),

The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="180" width="300" alt="The Hive – lo psichedelico viaggio di Charles Burns >> LoSpazioBianco" class="alignright size-medium wp-image-59204" />facendola correre di pari passo al tema del fumetto, quasi a creare di nuovo un parallelo tra ciò che è rappresentazione dell’immaginazione e ciò che è rappresentazione della realtà.

In tutto sommato poche pagine, si assiste all’esposizione di numerose idee, situazioni e tematiche, in un susseguirsi assolutamente coerente.

A chiudere il volume risalta poi il concetto della morte e dei ricordi, che saranno probabilmente in rilievo nel volume successivo, visto che il titolo anticipato in chiusura è Sugar skull, il teschio della tradizione messicana che celebra e commemora i morti.

Abbiamo parlato di:

The Hive
Charles Burns
Traduzione di Marco Bertoli
Rizzoli – Lizard, 2012
56 pagine, cartonato, colore – 20,00 €
ISBN: 9788817055758

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